Paolo Brosio, nessun senso di colpa perché non era con sua madre
Paolo Brosio non era con sua madre quando è morta, confida perché non ha nessun senso di colpa
E’ stata dura per Paolo Brosio ma col passare dei giorni dalla morte di sua madre è ancora difficile. Ospite a Verissimo si commuove più volte: “la mamma è la mamma” e racconta degli ultimi giorni, della sofferenza della madre, della sua morte a cui ha assistito con una videochiamata. Il 10 ottobre scorso ha avuto uno scompenso cardiaco e da lì ha iniziato ad avere problemi ai polmoni, fino a quando non ce l’ha più fatta. Ha sofferto tanto nel suo ultimo periodo di vita, era piena di liquidi, Paolo Brosio lo racconta come se fosse accaduto ieri. Sa che è fortunato, Brosio ha avuto sua madre fino ai suoi 102 anni. Il dolore però è sempre lo stesso ma non ha sensi di colpa per non averle dato l’ultimo bacio prima che chiudesse gli occhi per sempre. “Sono stato con mia mamma con un amore e una dedizione. Io sono cambiato tanto rispetto a prima. Ho tradito tutti ma non lei… due matrimoni saltati e la mamma che mi seguiva ovunque”. E’ stato sempre con lei, soprattutto negli ultimi anni. ha fatto di tutto per li.
Paolo Brosio a Verissimo
Quando era piccolo la mamma gli diceva che lui poteva avere dei regali, i giochi perché loro avevano la possibilità di comprargli tante cose ma che nella sua classe c’erano bambini che non potevano averli e lui doveva prendere sempre uno dei suoi regali e donarli agli altri. La generosità, l’ascolto, aiutare gli altri, è così che l’ha cresciuto.
Si rivolge a lei: “Mamma non mi lasciare solo”. Pensa che sia ancora e sempre presente in casa. “Io è già due notti che mi alzo da letto e sento il rumore di come quando si alzava da sola dal letto e andava in giro con il deambulatore. Vado nella sua camera e non la trovo”.
Brosio sa che quando stava morendo lei ha sentito la sua voce attraverso il telefonino, che l’ha riconosciuto. Per l’intervista a Verissimo ha messo il vestito e la cravatta come piaceva a lei, sa che lo guarda. Lacrime e sorrisi per il giornalista che ha il sogno di costruire un Pronto Soccorso e sa che lo realizzerà con gli insegnamenti di sua madre, con tutti gli strumenti che gli hanno dato i suoi genitori.