Totò Schillaci a Pechino Express, la rivincita dopo il tumore
Totò Schillaci a Pechino Express ha parlato del tumore, della lotta, della rivincita
Per Totò Schillaci la sua partecipazione a Pechino Express è una rivincita dopo il cancro. Sono parole che fanno commuovere la moglie, è una battaglia che hanno affrontato ovviamente insieme. Totò Schillaci ha parlato del tumore al colon durante la sesta puntata di Pechino Express, un tema importante non solo per la sofferenza che ha causato. Se Giorgia Soleri delle Attiviste ha partecipato per dimostrare che anche con una malattia si può avere una vita normale; l’ex calciatore voleva la sua rivincita. Un anno fa la sua lotta contro il cancro, è stato operato due volte e la sua gioia va ben oltre avere superato tutto. Schillaci è felice di partecipare al reality con sua moglie, fa tutto parte di un finale che gli dà forza.
Totò Schillaci: “Sono felice di essere a Pechino Express con mia moglie”
“Ho avuto un cancro al colon, ho sofferto moltissimo per un anno. Sono felice di essere qui con mia moglie, per me è una rivincita” ha commentato l’ex calciatore. Difficile aggiungere altre parole a quelle di Schillaci. “Bravissimo Totò nulla da dire” ha sottolineato Costantino Della Gherardesca.
Così come è stato impossibile per sua moglie Barbara trattenere le lacrime. “In questo momento non riesco neanche a parlare, perché ogni volta che lui parla della sua malattia mi scendono le lacrime. Però noi siamo guerrieri e quindi siamo qui – ha proseguito – La vita continua anche dopo la malattia, cancro non vuol dire morte. Siamo vivi”.
Ed è un messaggio importante per tutti quelli che stanno vivendo la stessa malattia, che continuano a combattere. Pechino Express significa molto per la coppia, è importante soprattutto per Totò così come è importante ciò che a da dire. C’è ancora molto sofferenza dentro di loro, hanno sconfitto il tumore, ricordano i momenti durissimi, la paura, c’è tutto dentro le loro emozioni, ma hanno anche detto sì ad un reality faticoso. Sono lacrime importanti quelle di Barbara Schillaci.