Perché l’ex marito spagnolo di Gina Lollobrigida era in clinica? Ha davvero aggredito Aragozzini?
E' tutto meno semplice di come appare, purtroppo per Gina Lollobrigida non ci sarà pace nemmeno da morta grazie all'ex marito spagnolo
Adriano Aragozzini era un caro amico di Gina Lollobrigida e appena ha saputo della sua morte si è recato nella clinica romana dove era ricoverata. Dalla puntata di oggi di Storie Italiane salta fuori che l’ex marito spagnolo Javier Rigau avrebbe aggredito, magari solo verbalmente, Aragozzini. Javier Rigau ieri mattina era già presente nella clinica romana dove Gina Lollobrigida è poi morta, si suppone sia stato avvisato dal figlio e dal nipote dell’attrice. Una cosa assurda considerando il male che lo spagnolo ha fatto a Gina, come ripetono gli amici anche a Storie Italiane. E’ l’avvocato Ingroia a spiegare perché Francesco Javier Rigau era presente e anticipa che tutto è meno semplice di come appare. Lui crede che il testamento di Gina Lollobrigida dovrebbe essere rispettato, che le sue ultime volontà andrebbero seguite non essendoci alcuna perizia che dice che la Lollobrigida non fosse in grado di intendere. Eleonora Daniele ha provato a contattare Aragozzini per avere la sua versione dei fatti ma senza risultato. Resta quindi il dubbio sul cosa sia accaduto ieri subito dopo o poco prima della morte di Gina.
Perché Rigau era nella clinica, perché è stato chiamato?
“Purtroppo le cose sono un po’ più complicate sulla base di quella procura ritenuta falsa per cui Rigau venne anche sottoposto a un processo in Italia ma anche assolto dal giudice” è l’avvocato Ingroia a spiegare che Gina Lollobrigida potrebbe non avere pace nemmeno da morta.
E’ vero che il matrimonio è stato annullato dalla Sacra Rota ma “il fatto è che pare non ci sia una copia della motivazione della sentenza di nullità della Sacra Rota… Ciò nonostante Rigau ha ottenuto che il registro civile dei matrimoni di Barcellona abbia annotato come valido quel matrimonio e sulla base di questo che nonostante l’annullamento del Vaticano risulta annotato come valido a Barcellona” ed è sempre il legale dell’attrice a ribadire che quel matrimonio in ogni caso era solo religioso.
Sembrano tutti d’accordo poi nel dire che forse Rigau è stato avvisato dal figlio di Gina Lollobrigida ma Ingroia sa bene che lei da viva non gli avrebbe mai permesso di mettere piede nella clinica. Chi amava Gina non l’avrebbe mai avvisato, non avrebbe mai voluto che arrivasse in quella clinica per vederla morta. Gli amici di Gina Lollobrigida non vorrebbero mai che accadesse adesso ciò che tutti pensano, vorrebbero che le sue volontà, le ultime, fossero rispettate, ma sarà davvero difficile.