Ivana Spagna: “Non ho mai detto a mia mamma del tumore, continuavo a lavorare”
Ivana Spagna ha tirato continuando a lavorare e la notte era in ospedale dalla mamma, non le ha mai detto del tumore
Ivana Spagna nelle sue interviste parla sempre della sua amata famiglia, della mamma, del papà, accanto ha solo suo fratello. Deve tutto ai suoi genitori, erano poveri ma pieni d’amore. Sono andati via tutti e due a causa di un tumore. “Non ho mai detto apertamente a mia mamma che aveva un tumore” confida Ivana Spagna a Verissimo. La madre le aveva detto che se anche lei avesse avuto un tumore non avrebbe voluto saperlo, piuttosto si sarebbe uccisa, aveva sofferto troppo per la malattia del marito. Così Ivana ha tenuto dentro tutto il dolore, le notti in ospedale con lei e intanto continuava a lavorare. “Nel periodo di Sanremo lei avrebbe voluto stare con me ma non era in forma e non se la sentiva. Io la chiamavo ogni sera prima di cantare e le dicevo di fare per me una preghierina e sono arrivata terza. L’ho ringraziata e le ho detto che tutte le preghierine erano arrivate per me”.
Ivana Spagna a Verissimo
“Quello è stato l’ultimo periodo in cui riusciva a stare un po’ bene ma poi c’è stato il tracollo e anche io sono crollata perché lavoravo… se mi fermavo lei avrebbe capito che c’era qualcosa che non andava e così ho tirato… quando è mancata la sera sono andata a cantare… quello che sono riuscita a fare… per il mio dolore non potevo far perder il lavoro a tutti gli altri, ai tecnici, allo staff, non ho mai perso una serata sono arrivata alla fine che ero logora e andavo avanti con le pillole per dormire, ero distrutta nel fisico, nella mente… poi dopo la fine della tournée. L’ultimo giorno sono tornata a casa e mi sono detta che adesso era il momento di pensare a me e ho pensato di farla finita, lo stavo mettendo in atto. Io sono salva grazie al miagolio di una gattina, la mia bimba, mi ha svegliato dal torpore”.
“Si è troppo lucidi non si è disperati c’è una calma terribile che ti aiuta a fare quella cosa come se fosse quella più naturale del mondo e la mia gattina mi ha svegliato, ho realizzato, l’ho presa in braccio e ho pianto tanto. Lo dico sempre perché non si faccia questo errore, se ci togliamo di mezzo è troppo comodo per noi, soffre chi ti ama, chi ti sta vicino, perciò dobbiamo combattere per rispetto della vita perché mia madre e mio padre avevano lottato e avrebbero fatto qualsiasi cosa per un minuto di vita in più”. I periodi di crisi li ha avuti anche dopo ma con forza è andata avanti.