Marco Columbro: “Al risveglio dal coma chiesi chi fossi”
Marco Columbro ricorda il risveglio dal coma, non sapeva chi fosse ma grazie all'ictus i medici scoprirono altro
Ospite a BellaMa Marco Columbro ha ricordato il risveglio dal coma, l’ictus che ha azzerato tutto, non sapeva più nemmeno chi fosse. Ma è anche grazie a quel terribile momento che i medici riuscirono a scoprire altro salvandogli la vita. A Pierluigi Diaco Marco Columbro ha raccontato come si sentiva, come è stato il suo risveglio dal coma. Era il 2001, era dicembre, era il giorno in cui venne colto da un ictus e all’improvviso in un attimo la sua vita si fermò. Marco Columbro attore, conduttore, grande professionista si sentiva frammentato, prova a spiegare il significato di questa parola e a raccontare cosa ha dovuto imparare di nuovo, tutto.
Marco Columbro non riusciva a fare le cose più banali
Ha dovuto imparare a camminare, a parlare. Racconta che non solo non sapeva più chi fosse ma che non era più in grado di fare niente, nemmeno un salto a piedi uniti. “È difficile da spiegare, ma ti senti frammentato… Io non sapevo più chi fossi. Poi non riuscivo a fare cose banali, come saltare a piedi uniti, e parlavo rallentato”. E’ arrivata poi la preoccupazione di non potere più tornare al suo teatro.
“Ho dovuto imparare nuovamente a fare tutto: la barba, camminare, usare le posate, come fossi un bambino che nasce in un corpo da adulto, ma con la mente a pezzi” è doloroso anche solo immaginare. Marco Columbro però trova una nota positiva, fondamentale per la sua vita: “Grazie a quell’ictus, però, i dottori hanno scoperto un aneurisma che avevo nel cervello e che probabilmente mi sarebbe stato fatale”.
Un lungo periodo di riabilitazione partendo da tutti i movimenti più semplici l’ha riportato alla vita. Più volte gli hanno chiesto di partecipare al Grande Fratello ma lui risponde sempre di no, non gli interessa: “Cosa mi porterebbe?”.