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Caterina Collovati dalla parte di Memo Remigi: “E’ lui che dovrebbe ricevere delle scuse”

Caterina Collovati parla di ipocrisia, il vero offeso e umiliato per lei è Memo Remigi

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Caterina Collovati, nel caso Memo Remigi che palpa il sedere a Jessica Morlacchi, è una voce fuori dal coro, è tra i pochi che lo difendono. La giornalista e conduttrice chiede delle scuse per un signore gentile classe 1938, un uomo d’altri tempi. Si rifiuta di vedere del torbido nel gesto del cantautore nei confronti della ben più giovane Jessica Morlacchi. Il video che mostra tutta la scena andata in onda a Oggi è un altro giorno l’abbiamo visto tutti, ognuno ovviamente si sofferma su ciò che lo colpisce maggiormente. Per Caterina Collovati l’unica palpata di Remigi degna di nota è quella sui tasti del pianoforte. Parla del licenziamento della Rai, della reazione da signore di Memo Remigi e anche dell’ipocrisia e del moralismo inutile. Tutto è sfuggito di mano a tutti, forse è questa la verità, ma davvero a tutti, Remigi compreso, solo che per Caterina Collovati le scuse vanno a lui, solo a lui.

Caterina Collovati: “Un Paese che non sa difendere le donne da uomini che stuprano”

Ha pienamente ragione, le donne non sono difese nei casi più gravi, non per questo lasciamo correre le molesti più “lievi”, quelle che da sempre tutti considerano non volute, fatte solo per scherzare.

 “Classe 1938, signore gentile, d’altri tempi, cantante e compositore di testi che hanno fatto innamorare migliaia di coppie – inizia così il post della Collavati – Da qualche giorno è nel mirino delle critiche, perché reo in diretta tv di aver toccato il lato B di tale Jessica Morlacchi, cantante, sua collega nel programma di Rai 1 ” Oggi è un altro giorno “. Mi rifiuto di vedere del torbido in quella mano rugosa, che dopo aver cinto la vita della collega per la posa imposta dalla scena, cade avvizzita lungo il fianco della cantante”.

La Collovati prosegue: “L’unica palpata degna di nota Memo Remigi la riserva ai tasti del pianoforte che suona ancora magistralmente. Lui da signore pacato ha incassato il licenziamento senza opposizione, bensì scusandosi per quel gesto che avrebbe irritato la collega”.

La giornalista non ha dubbi sul chi dovrebbe ricevere delle scuse: “Io dico che a ricevere le scuse, da coloro che hanno tendenziosamente frainteso il suo gesto, dovrebbe essere lui. Quanta ipocrisia e moralismo inutile; un Paese che non sa difendere le donne da uomini che maltrattano, da uomini che stuprano, ma sa benissimo umiliare le persone perbene”.

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