Valentina Persia non dimentica la depressione dopo il parto: “Siamo in tante”
Una sofferenza che Valentina Persia ricorda per sostenere le mamme che come lei soffrono di depressione dopo il parto
Valentina Persia ha superato da tempo il drammatico periodo della depressione dopo il parto, lo racconta ancora una volta a Oggi è un altro giorno e lo farà sempre. Lei ne è uscita, è stata aiutata ma sono tante le donne, le madri che cadono nella depressione che, come dice Valentina Persia, inciampano e pensano di essere le uniche a non essere adatte a quel ruolo, quello di crescere i figli e amarli dal primo istante. La maternità non arriva per tutte le donne allo stesso modo, non è sempre vero che ami tuo figlio più di te stessa dal primo istante in cui lo vedi. A volte non è così ma non c’è nulla di sbagliato in questo. L’errore è in chi vuole farti credere che le vere madri sono solo quelle che amano da subito, che sono bravissime dal primo istante dopo il parto.
Valentina Persia a Oggi è un altro giorno
“Non è detto che nascono i figli e sei subito madre, che li ami subito. Quando partorisci c’è un crollo del proprio corpo e tutti pensano al bambino e la donna sembra non essere più capace nel fare ciò che faceva prima…”. C’è un momento in cui molte donne inciampano e pensano di avere l’esclusiva di quel dolore ma non è così, sono tante le mamme che soffrono dopo il parto e Valentina Persia ribadisce: “Sappiate che non siete le uniche”.
C’è bisogno di un aiuto ma non solo dalle persone di famiglia perché magari pensi che una sorella o un’amica ti aiuti e ti dica che va tutto bene solo perché ti vuole bene. C’è bisogno di uno psicologo che faccia capire che è tutto normale e che non c’è bisogno di fare tutto in modo perfetto.
Valentina Persia pensa anche alle vip che a pochi giorni dal parto si mostrano già perfette ma per lei la normalità è la cellulite che si è portata dietro per 5 anni dopo il parto. Valentina Persia da tempo si è ripresa ed è tornata solare come sempre ma non dimentica, bisogna parlarne, condividere.