Kledi e Charlotte: come hanno scoperto la malattia del figlio, la disperazione e la forza
Kledi Kadiu e sua moglie Charlotte a Verissimo spiegano come hanno scoperto la malattia del figlio
Non è un’intervista come le altre ma a Verissimo per Kledi Kadiu e sua moglie Charlotte tutta la condivisione e il racconto della malattia del figlio sono un messaggio per i genitori che sono fermi, bloccati, che non hanno la loro forza. Kledi e Charlotte erano già una coppia speciale oggi con “questo brutto imprevisto” lo sono ancora di più. La malattia del loro bambino, il dolore, tutte le difficoltà che hanno vissuto e stanno vivendo li ha resi più forti, più uniti. Anche Lea, la loro prima figlia, ha contribuito a rendere la loro famiglia capace di affrontare tutto. Il secondo figlio di Kledi e Charlotte è nato lo scorso agosto e dopo soli 13 giorni tutto è cambiato. E’ la moglie di Kledi a raccontare che era piena notte, era un po’ addormentata e ha notato qualcosa di strano nel suo piccolino, la notte successiva è stata attenta, è accaduto di nuovo. Sono andati in Pronto Soccorso e all’accettazione hanno subito dato il codice rosso. Il bambino aveva un po’ di febbre e dei movimenti che sembravano crisi epilettiche. Charlotte è stata messa da parte, ha visto tante persone sul suo bimbo, si sentiva impotente. Era sola in ospedale, a causa del covid Kledi non poteva entrare ma in poche ore hanno avuto la diagnosi, un tempo infinito per loro. Un virus aveva fatto dei danni, un’infezione del sistema nervoso centrale. Un mese in mezzo tra isolamento e terapia intensiva. Meningo-encefalite, il figlio di Kledi e Charlotte ha rischiato di morire, ce l’ha fatta ma adesso il percorso continua, non è semplice. Sono fiduciosi ma più di tutto sono una coppia forte che è riuscita a rafforzarsi con questo che chiamano un brutto imprevisto.
Kledi era disperato, aveva toccato il fondo
All’inizio ha toccato il fondo, è Kledi che racconta che è stato il momento più duro: “In quel momento ti rendi conto che le priorità della vita cambiano completamente, sei lì solo per lui ma ovviamente c’era anche Lea che non potevamo escludere da questo che ci stava succedendo”.
Charlotte confida: “A Lea abbiamo raccontato una mezza verità perché non ci piace mentirle. La fortuna è che Gabriel è stato a casa con noi solo 13 giorni” il legame non era ancora così forte. Alla loro bambina hanno raccontato che il fratellino aveva un forte mal di testa e che i medici si stavano occupando di lui pe farglielo passare.
Charlotte non è crollata, al contrario di Kledi lei non ha avuto tempo di pensare, immediata la sua carica: “Ho reagito subito e ho pensato a mio figlio che ha rischiato la vita ma c’è stato detto dopo, in quel momento mi sono sentita la persona più fortunata del mondo ad averlo lì nonostante il suo quadro clinico”.
Come sta adesso il piccolo Gabriel? “Sta crescendo ovviamente con i suoi tempi ma abbiamo tutta una vita per recuperare. Dietro Gabriel c’è un’equipe che si sta occupando di lui, figure che ci sostengono ma il lavoro lo facciamo a casa in uno stato di benessere in famiglia” una famiglia forte.