Antonella Clerici legge la poesia di Rodari: “Ci sono cose da non fare mai”
Antonella Clerici inizia la puntata di oggi di E' sempre mezzogiorno leggendo una poesia di Gianni Rodari, per i bambini, per tutti, contro la guerra
Anche oggi Antonella Clerici ha trovato il modo per lanciare un messaggio contro la guerra, anche oggi ha utilizzato emozioni e sorrisi ma ad inizio puntata ha voluto come sempre rivolgere un pensiero a chi soffre per la guerra, ai bambini che sono in Ucraina, a tutti i bambini. E’ con una poesia di Gianni Rodari che Antonella Clerici pur continuando a portare serenità nelle case degli italiani ha ricordato che il suo pensiero, quello di E’ sempre mezzogiorno, resta sempre rivolto all’orrore a cui stiamo assistendo in questi giorni. E’ una poesia a cui Gianni Rodari ha voluto dare il titolo “Promemoria” perché ciò che dice non avremmo mai dovuto dimenticarlo e invece c’è chi l’ha fatto e continua a farlo. Sono frasi rivolte a tutti, sono parole semplici contro la guerra, ma Antonella Clerici le rivolge soprattutto ai più piccoli.
Antonella Clerici la poesia di Gianni Rodari contro la guerra
“Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola a mezzogiorno. Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie per non sentire. Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, la guerra”.
“Ci sono cose che i bambini devono fare ogni giorno; ci sono cose che i bambini devono fare ogni notte e ci sono cose da non fare mai” è così che la Clerici cambia un po’ le parole della poesia di Rodari rendendola ancora più forte e purtroppo vera. Ne abbiamo visti tanti, troppo, di bambini col terrore negli occhi. Immagini che arrivano dall’Ucraina, di piccoli che devono separarsi dalla mamma e dal papà, di bambini che non hanno più nulla.
“I messaggi più importanti passano attraverso la leggerezza, mi conoscete. C’è bisogno dell’aiuto di tutti” e poi Antonella Clerici prosegue con il suo programma perché c’è bisogno anche di serenità.