Perchè il calo degli ascolti di Verissimo non stupisce
Non ci stupisce più di tanto il calo degli ascolti di Verissimo placcato sia al sabato che alla domenica dai programmi di Rai 1
Per quasi due mesi abbiamo parlato dell’ottima decisione di Mediaset di cambiare le carte in tavola nel fine settimana. Ottima la decisione di mandare in onda Scene da un matrimonio al sabato, se si fosse scontrato contro Mara Venier e il suo Domenica IN, sarebbe stato un disastro clamoroso. Ottima quindi la decisione di spostare Amici 21 alla domenica: è vero che ieri nella sfida con Mara Venier il programma ha perso per pochissimo ma ha fatto gli stessi identici ascolti che incassava lo scorso anno al sabato, nonostante l’Italia fosse divisa tra zone rosse e arancioni. Quindi mossa vincente, con risultato che potrebbe variare di domenica in domenica, e una bella sfida come ai vecchi tempi tra Rai 1 e Canale 5. Ottima anche la decisione di mandare in onda Verissimo alla domenica, con il traino più che vincente ma zoppicante l’altra, quello di tenerlo in onda anche al sabato. Il vero problema in realtà, non è tanto il doppio appuntamento settimanale ma il fatto che Verissimo si stia trasformando sempre di più nella versione ripulita di Domenica Live, con troppe lacrime, troppa gente che arriva nello studio di Canale 5 solo perchè in aria di promozione di un film, di un libro o di altro. E poche storie realmente nuove e interessanti da raccontare.
Perchè gli ascolti in calo di Verissimo non ci stupiscono
Lo abbiamo detto più volte: Silvia Toffanin è stata capace all’inizio di questa stagione di regalare interviste attese, con ospiti di cui si era parlato anche nel corso delle settimane tra una polemica e l’altra. Poi il nulla. Sarebbe stato interessante ad esempio, ascoltare la versione di Vanessa sul caso tapiro ad Ambra, considerato che la Incontrada tra l’altro al momento è un volto Mediaset. E sarebbe stato interessantissimo riuscire a strappare una intervista proprio ad Ambra che fino a oggi, non ha parlato della fine della sua storia con Allegri, in nessun programma televisivo. Altrettanto interessante sarebbe stato ascoltare Belen Rodriguez dopo la fine della sua storia con il padre di sua figlia, altra storia poco chiara. Queste erano le interviste che fino allo scorso anno la Toffanin avrebbe regalato al pubblico di Canale 5 e che le avrebbero permesso anche di incassare ascolti d’oro. Il problema non è quindi, dal nostro modesto punto di vista, il doppio appuntamento. Ma come lo si riempie quello spazio. Se si arriva anche ad accogliere volti che sono stati per anni, quelli che abbiamo visto nei programmi di Barbara d’Urso e che davvero hanno ben poco da dire, allora siamo quasi alla frutta a livello di narrazione e continuiamo ad ascoltare sempre le stesse storie che annoiano.
Lo scorso anno non c’era intervista di cui non si parlava poche ore dopo la messa in onda del programma o anche prima, grazie alle anticipazioni, perchè si raccontava qualcosa di inedito. Storie che rendevano Verissimo un programma molto atteso. Oggi non è così e se dovessimo trovare un grande difetto a questa edizione, potrebbe essere proprio questo. Questa edizione ha perso il mordente, l’attesa, la voglia di scoprire e di aspettare la puntata per ascoltare qualcosa che realmente interessa. Manca davvero tutta questa parte che aveva reso il programma fortissimo nelle passate stagioni.
Detto questo, gli ascolti di Verissimo restano ottimi e funzionali a quello che è stato il tentativo di Mediaset, una mossa vincente, visto che in ogni caso, si portano a casa ascolti eccellenti. Il fatto però che Italia sì e Da noi a ruota libera non siano così lontani anzi, tallonino il programma di Canale 5, dovrebbe far riflettere.