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Nino D’Angelo: “Hanno sparato dentro casa mia, una cosa vomitevole”

A Verissimo Nino D'Angelo racconta il periodo più brutto della sua vita, spararono nella sua casa, lui con immenso dolore lasciò Napoli

nino d'angelo estorsione

Nino D’Angelo tra gli ospiti di Verissimo del 13 novembre 2021 ricorda il momento più difficile della sua vita, quando ha dovuto lasciare Napoli. Un dolore immenso ma sua moglie aveva troppa paura, avevano sparato nella sua casa. L’emozione per Nino D’Angelo è ancora forte, il ricordo fa ancora e sempre male, una scelta a cui fin a quel momento non aveva mai pensato. Oggi di divide tra Roma e Casoria e a Verissimo racconta: “Hanno sparato dentro casa mia perché volevano i soldi”, era una estorsione. “Una cosa vomitevole” aggiunge il cantautore partenopeo che più che spaventato in quel momento si sentì offeso: “Non mi aspettavo di avere a che fare con la brutta gente di Napoli…. Non avevo preso niente a nessuno”. Ancora oggi non si spiega quell’episodio ma se che da quel momento la sua vita è cambiata.

Nino D’Angelo a Verissimo

“Hanno sparato dentro casa mia perché volevano i soldi: è stata un’estorsione, una cosa vomitevole. Più che spaventato, mi sono offeso perché non avevo preso niente a nessuno e ho sempre aiutato chi aveva bisogno” da lì la decisione di andare via ma perché era sua moglie a non volere più vivere in quella casa.

“Mia moglie invece ha avuto molta paura ed è stata lei a voler cambiare città. E io non potevo perdere la mia famiglia – poi aggiunge – Quella scelta mi ha fatto molto male perché non mi aspettavo di avere a che fare con la brutta gente di Napoli, che per fortuna è una piccola parte. È stato il momento più brutto della mia vita. Però l’ho affrontato, ora mi divido e vivo un po’ a Roma e un po’ a Casoria”.

Anche di recente Nino D’Angelo ha dovuto affrontare un periodo difficile: “Il primo lockdown l’ho vissuto molto male, non avevo alcuna intenzione di scrivere canzoni. Pensavo solo a far stare bene la famiglia, soprattutto i miei figli” la pandemia è stata dura per tante persone. La voglia di ricominciare è tornata quando ha visto il murales che gli avevano dedicato: “quel gesto mi ha spronato a fare questo disco che è stato il più difficile della mia carriera. Scrivere di vita quando vicino a te c’è la morte è complicato”.

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