La quarta serata di Sanremo 2021 è la migliore: Amadeus miracolosamente chiude prima
Per Amadeus e Fiorello buona la quarta: finalmente Sanremo 2021 decolla e non delude. Ottimo spettacolo il 5 marzo 2021
Quando abbiamo letto sulla scaletta che il gran finale per la quarta serata del Festival di Sanremo 2021 sarebbe stato alle 2 e 35 di notte, abbiamo rischiato un mezzo infarto perchè si sa, se quello è l’orario sulla scaletta, si potrebbe arrivare anche molto più lunghi. E invece alla fine Amadeus nella quarta serata del Festival ci mette tutto quello che voleva e riesce anche a chiudere con largo anticipo. Certo, erano sempre le due di notte quando è stata letta la classifica generale dei 26 BIG in gara, ma almeno non erano le 3, che di sti tempi, è giù un miracolo. In definitiva, questa quarta serata di Sanremo 2021 è stata sicuramente la più godibile, nonostante i tanti momenti, forse troppi, usati come collante tra le esibizioni dei BIG.
Finalmente un Festival che ci piace: la quarta serata promossa a pieni voti
Finalmente un quadro di Achille Lauro comprensibile e anche un po’ divertente, con uno strepitoso Fiorello. Un monologo di Barbara Palombelli che ha diviso ma soprattutto la musica. Non solo le esibizioni, molto più godibili al secondo ascolto, delle canzoni dei BIG in gara. Ma anche tre strepitosi artisti sul palco. Mahmood, capace di riempiere il teatro da solo sul palco, senza bisogno di fronzoli, e di farci davvero dimenticare per qualche minuto il dramma che stiamo vivendo. E poi un duo da sogno, Alessandra Amoroso ed Emma Marrone, con la loro Pezzo di cuore, un altro brano che riempie le sale nelle quali risuona. Impeccabili: ormai due animali da palcoscenico, nonostante le grandissime emozioni provate. Perfetto anche il pezzo di Matilde Gioli e Alessandra Amoroso che hanno fatto quello che avremmo voluto vedere in più chiavi e declinazioni dalla prima sera.
Una quarta serata del Festival quindi davvero godibile, a parte i classici problemi di audio che hanno portato Francesco Renga a una doppia esibizione. Quasi tutto perfetto, ci saremmo risparmiati il monologo sugli attributi degli animali, ma dopo la performance con Achille Lauro, a Fiorello perdoniamo anche quello.