Silvia Mezzanotte: l’insicurezza, la sensibilità e il dolore per la morte di Giancarlo Golzi
A Oggi è un altro giorno Silvia Mezzanotte racconta le difficoltà per la sua sensibilità eccessiva ma anche
Silvia Mezzanotte, la meravigliosa voce dei Matia Bazar ospite a Oggi è un altro giorno racconta che da bambina cantava da sola in stanza. Era il suo gioco preferito da piccolissima ma quando sono arrivati i primi giudizi, le prime persone che l’ascoltavano, lì tutto è stato difficile da accettare con la sua estrema sensibilità. “La voce e la musica mi hanno salvato” dalla timidezza e dalla sensibilità. “Temevo in buona sostanza il mio giudizio. Da questo sentimento di insicurezza non si guarisce mai. Ci ho lavorato sopra tanto”. Il suo sempre sentirsi inadeguata, ogni volta per Silvia Mezzanotte c’era il momento del giudizio, il suo giudizio, era per questo che nella sua stanza cantava sempre a voce bassa, per evitare il giudizio degli altri. Ha cercato di capire perché ha questa sensibilità e l’autocritica così accentuate, nessun problema di famiglia, niente da risolvere, nel tempo si è rassegnata pensando che è solo desiderio di perfezione. Nonostante gli applausi e i tanti concerti, Silvia Mezzanotte si concede prima al pubblico e poi regolarmente arriva il momento del processo, degli errori che pensa abbia fatto. “Non esco mai illesa da questo processo ma ho imparato a conviverci”.
SILVIA MEZZANOTTE DAI LOCALI A SANREMO
Cantando nei locali avrebbe voluto essere la tappezzeria ma è poi arrivato il festival di Sanremo con le Nuove Proposte. Era molto diversa da come si è poi presentata con i Matia Bazar: “Sembro più vecchia lì che oggi con quei vestiti, i capelli ricci, quel modo di cantare”. Ha poi lavorato tanto anche con la tecnica e ha imparato anche a cantare senza farla vedere.
IL DOLORE PER LA MORTE DI GOZZI, UN FRATELLO
La morte di Giancarlo Golzi ha sconvolto davvero la vita di Silvia Mezzanotte, era per lei un fratello. Un addio che ha avuto anche una conseguenza anche psicosomatica: “Ho avuto un periodo di depressione, ho perso l’orizzonte a livello umano e professionale. Un anno e mezzo dopo mi sono scoperta con una gamba leggermente più corta, poi ho sistemato, niente di grave ma è per dire cosa ha fatto il dolore al mio corpo”. Aveva detto addio ai Matia Bazar ma c’è sempre una seconda possibilità e adesso attende tempi migliori per ricominciare a cantare, a fare i concerti.