Selvaggia Lucarelli continua a chiamare vaiassa Alessandra Mussolini a Domenica In
Selvaggia Lucarelli non chiede scusa e anche a Domenica In conferma che Alessandra Mussolini è una vaiassa
Si sta esagerando a Ballando con le Stelle? Selvaggia Lucarelli però continua anche a Domenica In a dare della vaiassa ad Alessandra Mussolini. Non ci sono state le scuse, anzi la giudice di Ballando ha confermato che è proprio quello che pensa della concorrente. Commenti e giudizi che vanno oltre il ballo ma la Lucarelli si difende, è sicura di trattare male anche Ninetto Davoli e Costantino Della Gherardesca. Il termine vaiassa però sembra a tutti davvero esagerato. Dire che una donna è volgare non è il massimo. In studio a Domenica In anche Platinette che difende la Mussolini, ovviamente contro Selvaggia Lucarelli anche perché ha ricevuto quasi lo stesso trattamento sullo stesso palco. “La mia esperienza con te a Ballando è stata particolarmente dura e tutte le volte che c’era qualcosa che non andava era tra Selvaggia e Asia ed era per un certo Morgan”.
ALESSANDRA MUSSOLINI AVVERTE CHE QUALCOSA SUCCEDERA?
Cerca di mantenere la calma la Mussolini, tenta di far capire alla Lucarelli che a parti invertite forse lei non avrebbe accettato certi aggettivi.
“Tutti gli anni io giudico in maniera spesso anche negativa dei ballerini uomini. Io non dico che Alessandra Mussolini balla male ma la persona che distruggo di più è Ninetto Davoli. Avete una memoria selettiva, queste strumentalizzazioni mi fanno molto ridere“
NON C’ERA BISOGNO DI DARE DELLA VAIASSA AD ALESSANDRA MUSSOLINI
“Sai cosa, non è una questione di tregua è una questione di essere giudicata per il balletto e lei ha detto vaiassa, popolana e volgare non riferito al balletto e questo non può essere. Vicino a me c’è un professionista e non puoi… qualcosa succederà, deve chiudere scusa alle donne non a me”. Non finisce qui tra Alessandra e Selvaggia e Guillermo Mariotto che non prende le parti di nessuno avvisa che sono solo alla terza puntata. Lui preferisce parlare solo di ballo perché in questo modo davevro non sa dove si potrà arrivare.