Tutta l’emozione di Kledi Kadiu ricordando il giorno in cui lasciò la sua famiglia (Foto)
Ha pianto più volte Kledi Kadiu durante la sua intervista di oggi a Io e Te (Foto)
Kledi Kadiu ospite oggi a Io e Te non è riuscito a trattenere l’emozione ancora prima di iniziare l’intervista (foto). Un’immagine dopo l’altra gli sono tornati alla mente momenti che aveva anche rimosso. E’ grato alla vita, deve tanto alla sua famiglia, alla sua educazione, ai suoi maestri, non parla molto di quanto sia stata dura ma quando Kledi Kadiu racconta dell’esodo, di quella nave che dall’Albania l’ha portato in Italia si comprendono tutti i sacrifici e quanto potesse essere dura la sua vita. A Diaco e al pubblico racconta che il rigore con cui è stato cresciuto l’ha aiutato a superare il resto. Quando era bambino guardava la tv italiana, era come seguire sempre la pubblicità del Mulino Bianco: “Tutta perfetta per noi che facevamo una vita con tante difficoltà, vedevamo l’Italia come un Paese da sogno”.
KLEDI KADIU RACCONTA IL GIORNO DELLA PARTENZA PER L’ITALIA
La giornata prima e il girono stesso della partenza per l’Italia, Diaco chiede a Kledi di raccontare quei momenti ma in realtà non c’è un giorno prima, tutto è accaduto in pochi minuti: non conosceva la destinazione, cosa la vita gli stava per riservare.
“Sono passati tanti anni ma è un ricordo che non verrà mai cancellato. Non c’era una preparazione, non lo sapevamo. C’era stato un primo esodo ma in quello del 7 agosto ero con i miei amici in spiaggia. Eravamo una comitiva che si trovava sempre a Durazzo quando passavamo la giornata al mare… Successe in quel momento”. Era una domenica come tante al mare, non erano pronti, poi la gente ha iniziato in pochi minuti a prendere ciò che aveva correndo verso il porto di Durazzo. Erano in 20mila su quella nave.
“E’ stato il viaggio del silenzio, eravamo in tanti, entusiasti e volenterosi ma appena ho scavalcato il pontile ho avuto un ripensamento. Ero e sono ancora legato alla mia nonna che non c’è più. Ci ha cresciuto…” non riesce a trattenere le lacrime Kledi con quei ricordi che fanno male. Anche la sua famiglia era arrivata al porto quel giorno ma la nave era già partita. Da quel momento in poi il suo pensiero è stato sempre per la sua famiglia, per il padre che sapeva si sarebbe preoccupato più di tutti e che non avrebbe mai voluto arrivasse in quel modo in Italia, però non c’era altro modo, non c’erano altre possibilità.