Massimo Ciavarro a Verissimo la morte del padre quando era ragazzino, un danno importante
La lunga e bella intervista di Massimo Ciavarro a Verissimo, il racconto della morte del padre
Aveva solo 13 anni Massimo Ciavarro quando ha perso suo padre e quelli che racconta a Verissimo sono momenti che non potrà mai dimenticare. Aveva una malattia, stava male ma poi è successo tutto all’improvviso. 24 ore prima mentre suo padre preparava la solita valigia per andare in clinica gli ha detto che sentiva che quella sarebbe stata l’ultima volta e che avrebbe dovuto pensare lui alla madre e alle sue sorelle. Infatti, il giorno dopo non c’era più: “Mi hanno chiamato e sono andato in clinica. A un’età così giovane… è stato molto strano vederlo che 24 ore prima ti parlava e poi era lì”. Massimo Ciavarro sa bene che quello è stato un danno nella sua vita. lo chiama proprio così: “E’ stato un danno ma quello che penso è che i danni nella vita sono importanti, di certo è meglio non averli ma se li hai ti fanno crescere. Io sono contento di come sono con tutti i difetti e le pazzie che ci sono state e ci saranno a sono sicuro che se non fosse successa quella cosa io sarei totalmente un’altra persona”.
PER MASSIMO CIAVARRO SUO PADRE E’ IL SUO ANGELO CUSTODE
Sente suo padre sempre vicino e ne ha avuto la prova più volte, soprattutto negli anni ’80 quando ebbe un incidente. In auto con lui c’erano anche sua sorella, la fidanzata di quel periodo e altri amici. Un incidente e l’auto si ribaltò, furono tutti catapultati fuori ma sua sorella non si trovava. Era più in là di 50 metri, tra l’erba alta, svenuta ma respirava. La corsa in ospedale a rimase in coma per vari giorni, forse 7.
A svegliarla fu Massimo o forse il loro papà. Lei era in coma e Massimo le mise una mano sulla testa come faceva sempre il padre, iniziò a nominarlo, a parlare di lui. Sua sorella aprì gli occhi chiamando “papà”. “Forse è stata la mano di papà, io ci credo a queste cose. Non c’è sera senza preghiera per mio padre, non riuscirei a dormire, è il mio angelo custode”.