Sanremo 2020: Diletta Leotta, il monologo sulla bellezza non convince – VIDEO
il monologo sulla bellezza e sulla vecchiaia a Sanremo 2020 non convince
Era fra i momenti più attesi della prima serata del Festival di Sanremo 2020: come annunciato in conferenza stampa, oltre a presentare i vari artisti in gara e a prestarsi a delle gag divertenti, Diletta Leotta ha preparato ed eseguito un monologo sul suo vissuto personale. Qualcosa sul reveng p*rn o sullo scandalo delle false foto rubate? No, nulla di tutto questo.
Diletta Leotta ha portato sul palco del Teatro Ariston di Sanremo 2020 un monologo sulla bellezza, un “talento” spesso visibile chiaramente ma che nasconde un potere più effimero; perché la bellezza svanisce col tempo, con l’avanzare dell’età e delle rughe. Un concetto neanche tanto originale (qualcuno ricorda “Le Vecchietta Imbellettata” di Pirandello?) che è stato raccontato dalla conduttrice sportiva tirando in ballo sua nonna, seduta in platea.
Sanremo 2020: il monologo sulla bellezza di Diletta Leotta
Il monologo di Diletta Leotta si apre con una ammissione a sorpresa: la conduttrice ammette che se è ha raggiunto l’obiettivo di salire sul palco di Sanremo 2020 è grazie alla sua bellezza. E lo rimarca interrogando un uomo in platea. Poi, però, il discorso si è fatto più introspettivo: la conduttrice sportiva tira i ballo sua nonna – seduta in platea – come vero esempio di bellezza, nonostante l’età non proprio esigua.
“La bellezza ti capita” spiega. E in studio appare un maxi schermo dove viene proiettato un immaginario viaggio nel tempo in cui scopriamo il viso di Diletta Leotta segnato nel tempo, come se fossimo stati catapultati nell’anno 2076. Poi, si ritorna al presente, per ribadire il concetto: la bellezza è un pregio che non dura nel tempo ma che, sì, le ha permesso di essere a Sanremo.
Sanremo 2020: il monologo di Diletta Leotta non è piaciuto
Seppur il monologo abbiamo avuto buone intenzioni, sui social sembra che l’intervento di Diletta Leotta non sia piaciuto così tanto. Fra le ragioni più quotate circa la poca riuscita di questo momento possiamo citare: l’intezioe “troppo recitata” della conduttrice, alcuni concetti spesi con troppa faciloneria ma soprattutto il controsenso di prendere Diletta Leotta come testimonial per un monologo che affossa il mito della bellezza (proprio lei che deve il suo successo ai cliccatissimi profili social).