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Guillermo Mariotto a Storie Italiane spiega il perché della croce che porta sempre al collo (Foto)

Guillermo Mariotto oggi a Storie Italiane confida la sua grande fede, le chiese sono il suo luogo dell'anima (foto)

mariotto e la fede

Le chiese sono il suo luogo dell’anima, sono le parole con cui inizia il servizio dedicato a Guillermo Mariotto ospite oggi di Storie Italiane (foto). Una fede immensa che lo stilista e giudice di Ballando con le Stelle confida con semplicità e una gioia che è evidente. Sembra di vedere un’altra persona nel salotto di Eleonora Daniele e non il pungente Mariotto che giudica senza bontà i ballerini vip in tv. E’ sua nonna Eleonora ad avergli trasmesso l’importanza delle preghiere ma è a 27 anni che dopo avere ottenuto tutto dalla vita si è trovato perso. “A 27 anni mi sono ritrovato che avevo una casa, convivevo già da anni, una bella carriera, avevo girato il mondo, sfilate… Ho chiesto a mia madre della lista che mi aveva dato con le cose da fare nella vita e l’avevo riempita tutta”. La domanda era cosa doveva fare avendo già tutto. Sua madre rispose che doveva mantenere e migliorare ciò che aveva. Quindi una noia pazzesca per Mariotto che invece decise di cercare altro. Da lì il primo viaggio spirituale, le preghiere a cui si è in un certo modo abituato fino a sentirle dentro.

GUILLERMO MARIOTTO INIZIA LE GIORNATE CON LA PREGHIERA

Scaccia via i brutti pensieri con una preghiera, adora pregare sotto la doccia, ne esce poi davvero pulito dentro. A Storie Italiane racconta che da piccolo ha rischiato di morire, rischiava di andare in leucemia, le preghiere di sua nonna l’hanno invece salvato. “Mia madre studiava e si prese cura di me e oggi sento la sua presenza sempre”.

Sua nonna portava al petto la Madonna dell’Addolorata tutti i venerdì santo in processione. Oggi Guillermo Mariotto non lascia mai a casa i due evidenti simboli che porta al collo. Sono doni e racconta che la Madonnina è un regalo che gli è stato fatto in Messico, la Croce rossa è un regalo di Padre Sergio, il suo primo vero confessore. Li porta sempre con orgoglio che rinnova ogni volta che qualcuno, prima di salutarlo, li tocca dicendo che sono bellissimi, ma è ovvio che è una bellezza che va ben oltre l’estetica, è la vera fede.



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