Nella Mia Cucina: Carlo Cracco propone il suo “piatto” insipido su Rai2
Ecco la recensione del nuovo programma tv di Carlo Cracco
Sta creando non poca agitazione in quel di Rai Due il nuovo programma condotto da Carlo Cracco dal titolo Nella Mia Cucina – Una ricetta con Cracco: un cooking game show dove vari concorrenti (uno per puntata) devono realizzare un piatto ideato dall’ex giudice di Masterchef seguendo le sue indicazioni vocali ma… senza poter vedere materialmente i procedimenti da effettuare sulle materie prime e durante le varie fasi di cottura.
Una idea semplice, diremmo anche banale, che però non ha riscontrato particolare entusiasmo da parte del pubblico: infatti Nella Mia Cucina ha debuttato con i suoi primi due episodio con degli ascolti davvero da fame; fatto che ha costretto la Rai Due ha cambiare per ben due volte l’orario di messa in onda dello show. Ma per quale motivo la trasmissione è così poco quotata?
Nella Mia Cucina: il piatto insipido di Carlo Cracco
Nella Mia Cucina – Una Ricetta con Cracco si presenta al pubblico in maniera forse un po’ troppo spicciola e meno calorosa nel palinsesto Rai. Un programma che cerca di sbrigare rapidamente tutti i convenevoli e mette immediatamente la concorrente e lo chef davanti al banco di prova, o in questo caso davanti al bancone della cucina.
E a proposito di calorosità, anche la presenza di Cracco in questo questa sembra piuttosto spenta: se l’immagine dello chef era legata solitamente all’irascibilità dell’incompetenza dei concorrenti, questa volta il padrone di casa depone le armi e annuisce un po’ a tutti gli errori commessi dall’ospite. Del resto, non c’è nessun premio in palio. E anche l’assenza di un vero obiettivo da raggiungere porta poco hype sul verdetto finale che, quasi sempre, è comunque una lode (anche quando i piatti presentati non hanno proprio nulla a che vedere con la versione originale).
Non aiuta nemmeno la conduttrice di supporto dello show, ovvero Camihawke: una youtuber che ha già provato l’ebrezza di condurre qualcosa in tv ma con scarsissimo successo (il suo Pink Different ha floppato pesantemente su FoxLife). Anche in Nella Mia Cucina, la giovane si dimostra poco adatta allo scopo: sia quando è con i parenti dove non riesce ad essere incisiva o a scatenare reazioni, sia quando è “in studio” dove annuisce o prova a portare avanti la liturgia del programma.
Il format – seppur esteticamente ben realizzato e con un product placement ben inserito – non riesce nell’impresa di attirare il telespettatore dall’inizio alla fine, soprattutto in virtù di un racconto forse troppo poco originale. Da non sottovalutare l’assenza di un effetto endorsement: per un cooking game di Rai Due non sarebbe stato più intelligente sfruttare la popolarità di un volto già noto in Rai? Da Tinto a Federico Quaranta, passando per Andrea Mainardi o Ilario Vinciguerra le soluzioni potevano essere molte (specie se pensiamo ai vicini di casa di Detto Fatto).
Nella Mia Cucina è come una ordinazione al ristorante con bel impiattamento ma dal sapore un po’ sciapo.