Federica Sciarelli lancia una frecciata ai programmi che copiano i servizi di Chi l’ha visto
Federica Sciarelli lancia una frecciata ai programmi che copiano i servizi di Chi l'ha visto e non è la prima volta. Ecco che cosa ha detto la conduttrice
Il 3 ottobre 2018 è andata in onda una nuova puntata di Chi l’ha visto, come sempre su Rai 3 e come sempre in diretta con la conduzione affidata a Federica Sciarelli. Come sempre nel corso della puntata del programma sono stati letti gli appelli delle persone scomparse, abbiamo visto dei servizi su casi del passato e servizi sull’attualità che purtroppo ogni giorno racconta storie di scomparse, di omicidi e altri tremendi fatti di cronaca nera. Dopo un servizio dedicato a una storia molto particolare, quella di una perquisizione finita nel sangue, con un cane colpito più volte da un poliziotto, la conduttrice di Rai 3 ha voluto puntualizzare alcune cose, lanciando una forte frecciata. “Noi ci occupiamo di tutti, facciamo servizi diversi, e raccontiamo storie diverse come quella di Coco appena andata in onda. Peccato però che gli altri programmi ci copino solo altri servizi, quelli forse che riguardano casi più morbosi che vengono poi trattati in tutte le trasmissioni.”
La Sciarelli non ha aggiunto altro ma è chiaro che si stesse riferendo al caso di Regina, la ragazza seviziata ad Albano Laziale. Un caso di luglio, di cui nessuno prima di Chi l’ha visto si era occupato in tv tanto che, il giorno della perquisizione nella casa dei vicini di Regina, c’erano proprio i giornalisti di Chi l’ha visto che avevano mandato in onda i loro video e le loro immagini, davvero esclusive. Nei giorni successivi alla messa in onda del servizio che raccontava la storia di Regina, anche noi avevamo trattato il caso, parlando di come gli inviati di Chi l’ha visto si fossero trovati faccia a faccia con le tre persone accusate e poi arrestate ( ma non ancora condannate) per le sevizie, le torture, le botte a Regina. La notizia era finita nuovamente su tutte le prime pagine dei quotidiani on line e diventata centro del dibattito in diversi programmi, sia Rai che Mediaset.
LA FRECCIATA DI FEDERICA SCIARELLI AI PROGRAMMI TV CHE COPIANO I SERVIZI DI CHI L’HA VISTO
Non tutti però hanno ricordato che il servizio e la storia di Regina era torna “in auge” anche se è bruttissimo da dire, e campeggiavano qua e là, le solite scritte “esclusive” come ad esempio una intervista fatta dalla nonna a Pomeriggio Cinque. Barbara D’Urso aveva esordito dicendo ( due giorni dopo il racconto di Chi l’ha visto): “La nonna di Regina in esclusiva ha scelto di parlare solo con noi, è la prima volta che parla in tv”. Cosa assolutamente non vera perchè la nonna di Regina aveva già parlato con i giornalisti di Chi l’ha visto e il servizio era andato in onda su Rai 3. Se è vero che la D’Urso non è tenuta a guardare le altre reti, forse i giornalisti che collaborano con lei, dovrebbero rispettare, come giustamente ha fatto notare la Sciarelli, il lavoro altrui e invitare la padrona di casa, quanto meno, a non sottolineare l’esclusività di qualcosa che non esiste. Nessuno infatti vieta di raccontare una storia che ha fatto presa sul pubblico, una storia che merita di essere raccontata ma, con il rispetto del lavoro di chi per primo, ha raccontato una storia fino a quel momento taciuta.
Il caso di Regina non è il solo. Pensiamo ad esempio alla scomparsa di Luciana Fantato: Chi l’ha visto se ne occupa da novembre scorso, con le lunghe interviste a Pierino, il marito della donna scomparsa. Le altre trasmissioni si sono occupate della donna a settembre, e ancora una volta, con tanto di logo “esclusivo” hanno dato per nuove notizie che erano sulla stampa cartacea, su quella on line anche grazie al lavoro fatto dai giornalisti di Chi l’ha visto.
E’ chiaro che la Sciarelli non volesse dire che le storie raccontate da Chi l’ha visto devono restare su Rai 3, ma sottolineava come spesso vengono riprese solo quelle che possono offrire al pubblico a casa dettagli macabri, storie forti, come appunto quella di Regina.