La vita in diretta riparte cercando di cambiare con colori e “innovazioni”
La nostra recensione dopo la prima puntata de La vita in diretta in onda il 3 settembre 2018 con Francesca Fialdini e Tiberio Timperi
Francesca Fialdini e Tiberio Timperi carichi a pallettoni in questa prima puntata de La vita in diretta edizione 2018/2019. Dopo una prima parte celebrativa, durante la quale si ripercorrono le ultime edizioni del programma, ricordando, più o meno tutti i conduttori del contenitore pomeridiano di Rai 1, si torna alla normalità con il tentativo di fare una nuova Vita in diretta. Il compito a Francesca Fialdini che in questa edizione, trova un altrettanto entusiasta Tiberio Timperi, che si lascia sicuramente più andare di Marco Liorni ( da dimenticare la battuta su Michele Cucuzza, ma così è se ci pare e se non ci pare). In ogni caso, se all’entusiasmo della Fialdini, a volte fin troppo esagerato eravamo abituati, ritrovare anche quello di Timperi non sembra essere il massimo. E va bene che dall’altra parte ci sarà sua maestà del positivismo e dell’entusiasmo ma trovare anche una misura, non sarebbe male, considerato anche il fatto che in questa parte del programma, la cronaca nera ne farà da padrona.
La vita in diretta riparte e lo fa con una nuova sigla, con nuovi colori e con quella che dovrebbe essere anche una novità per il pubblico di Rai 1, una sorta di modernità data da un tablet, che prende il posto di una cartelletta e da uno schermo che anticipa i servizi che andranno in onda, mostrando 4 fermo immagini in contemporanea. La vita in diretta ci prova, capire se poi ci riuscirà è cosa ben diversa.
LA VITA IN DIRETTA RICOMINCIA CON UNA NUOVA COPPIA E NUOVI COLORI: CONQUISTERA’ IL PUBBLICO DI RAI 1?
Possiamo dire che, anche in questa edizione, come era successo in passato, il vero punto di forza del programma, di cui probabilmente si parla poco, sono i giornalisti e gli inviati che confezionano dei servizi impeccabili, che regalano approfondimenti sempre precisi e mai fuori posto. E per un programma che fa informazione, questo, ancora prima di un conduttore, dovrebbe essere fondamentale. A La vita in diretta i giornalisti non sbagliano. Peccato che, come succede spesso in molti programmi, e non solo a La vita in diretta, a parlare di fatti di cronaca seri e impegnativi, vengono chiamati degli improbabili opinionisti che dovrebbero avere voce in capitolo. Ma questa, è un’altra storia di cui si potrebbe parlare per ore.
Capitolo a parte per servizi come quello di Barbara di Palma che questa volta si è “imbucata” al matrimonio dei Ferragnez, finendo nel cofano di una macchina. Se si vuole cercare un pubblico diverso, magari con qualche annetto di meno, questi espedienti non servono. Sicuramente buona la scelta di parlare di un argomento che è stato tabù per i media tradizionali, ma con i modi giusti. Se si cerca la modernità, la si vede andare a scovare.
La sensazione però è che, complice il successo di altri programmi che usano un altro stile di narrazione, con musichette e scritte choc un po’ ovunque, La vita in diretta stia virando verso una direzione che strizza l’occhio a un certo pubblico e dimentica la sua mission, o meglio, quella che era un tempo la sua mission. Quella che è oggi resta ancora un mistero e forse lo scopriremo solo seguendo le prossime puntate. Come ha “minacciato” la Fialdini, questa sarà la nostra casa per 9 mesi…Per cui avremo modo di capire e di giudicare.
E a proposito di modernità, Tiberio Timperi si mette in evidenza con la perla della giornata. Nel gradevole spazio dedicato a Costanzo, se ne esce con una domanda da un milione di euro: “Ma tu hai capito che mestiere fa la Ferragni” e per fortuna Costanzo, dal profondo della sua intelligenza, gli dà una lezione, spiegando quello che è il ruolo di Chiara e il lavoro che fa. Quando si dice essere moderni…