Chi ha incastrato Peter Pan: quando i bambini erano protagonisti…
Chi ha incastrato Peter Pan: quando i bambini erano protagonisti...La nostra recensione dopo la prima puntata
Scriviamo la nostra recensione, dopo la prima puntata di Chi ha incastrato Peter Pan, quando ancora i dati auditel relativi agli ascolti tv del 21 settembre 2017 non sono disponibili. Senza nessuna influenza quindi, su quello che è stato l’interesse del pubblico o meno, parliamo del ritorno del programma condotto da Paolo Bonolis, sicuramente molto atteso. Il programma che abbiamo seguito in passato, puntava tutto sulla naturalezza dei bambini capaci di scrivere pagine di uno show senza che gli autori, o lo stesso conduttore, ci mettessero del loro. Oggi però ci chiediamo: i bambini sono davvero stati protagonisti dello show? Purtroppo no. Chi ha incastrato Peter Pan ha regalato, nella sua prima puntata, momenti molto divertenti e anche simpatici, momenti in cui i bambini sono stati protagonisti. Ma pochissimo, davvero. In realtà il programma è stato costruito sui siparietti tra Laurenti e Bonolis, che avrebbero potuto fare tranquillamente un altro programma. Siparietti rimasti indietro nel tempo, tra l’altro, che non aggiungono nulla di buono e di nuovo al programma, se non sbadigli. Momenti noiosi che ti portano a cambiare canale, che fanno perdere il ritmo dettato a volte anche dalla naturalezza e dall’entusiasmo dei bambini che avrebbero voluto fare di più ma che sono stati relegati in un angolino, anche schiacciati dalla scenografia imponente del nuovo studio. Un vero peccato perchè Chi ha incastrato Peter Pan potrebbe essere un format ancora funzionante per una prima serata fatta di spensieratezza.
L’ingrediente principale doveva essere la simpatia dei bambini, dovevano essere le loro storie a guidarci per mano in questa prima serata. E invece così non è stato, anche i momenti con gli ospiti, del tutto prevedibili ( era chiaro che si sarebbe puntato per esempio con Morandi sul fatto che i bambini conoscessero solo la sua canzone con Rovazzi e non conoscessero i suoi grandi successi). Proprio da Gianni Morandi però bisognerebbe prendere esempio, lui che ha saputo mettersi in gioco tra una hit con Rovazzi e una canzone con Saluta Andonio. Il cambiamento fa bene. E pensate, in questo caso non ci sarebbe stato neppure bisogno di cambiare molto, se non dare semplicemente più spazio ai bambini. Era davvero così difficile?