Speciale Cose nostre in prima serata: le storie di uomini e donne calabresi che hanno scelto la loro terra
Stasera una puntata speciale di Cose nostre su Rai1: l'appuntamento alle 21,20 con quattro storie di uomini e donne calabresi che hanno scelto di restare nella loro terra nonostante le minacce ricevute e la paura di essere uccisi
E’ stata una delle belle novità del palinsesto di Rai1 di questa stagione e, vista la qualità e lo spessore del programma, la Rai ha deciso di premiare il lavoro ma soprattutto la forza di chi c’ha messo la faccia, come si suol dire. Cose nostre torna nella prossima stagione, con altre storie da raccontare, storie che devono avere il giusto spazio in tv e meritano di essere ascoltate. E per far comprendere il valore di questo programma, la Rai sceglie anche di mandare in onda uno speciale Cose nostre in prima serata. Potremo seguire oggi, 8 luglio 2016, in prime time, l’appuntamento con il programma di Rai1. Chi l ha già visto in questa prima edizione in seconda serata sa che sono state raccontate storie di giornalisti di cronaca, di inchiesta che hanno ricevuto, a causa dei loro reportage e dei loro racconti, minacce dalla mafia, dalla ‘ndrangheta. Sono le storie di uomini e di donne coraggiosi che hanno scelto, nonostante la reale minaccia di morte, di restare nella loro terra di origine per provare, se si può, a dare un contributo. Il programma si propone di accendere i riflettori sulla Calabria, una terra bellissima, poco raccontata, alla quale pochi criminali vogliono rubare il futuro. Cose nostre tornerà dal 29 ottobre in seconda serata di Rai1 ma questa sera potremo seguire una puntata speciale con quattro storie in particolare.
COSE NOSTRE CON LO SPECIALE IN PRIMA SERATA OGGI 8 LUGLIO 2016
Antonino Bartuccio, l’ex sindaco di Rizziconi (RC), vive sotto scorta per aver denunciato le ingerenze delle cosche nel suo paese. Bartuccio non è più sindaco perché a Rizziconi nel 2011, sotto la spinta della ‘ndrangheta, si sono dimessi tutti i consiglieri comunali e la giunta si è sciolta.
Gaetano Saffioti, imprenditore di Palmi nel settore edile, vive sotto scorta da più di 15 anni, ovvero da quando non si è voluto piegare al volere delle cosche Bellocco-Piromalli, subendo ogni atto di intimidazione e ogni tipo di minaccia.
Viviana Balletta è la vedova di Fortunato De Rosa, l’oculista ucciso a Canolo (RC), perché ha chiuso il passaggio del suo campo alle cosiddette “vacche sacre”, le mandrie della ‘ndrangheta che hanno il privilegio di pascolare libere in ogni proprietà. De Rosa aveva denunciato questa arroganza e per questo è stato ucciso in un agguato mentre tornava a casa in macchina. Oggi la vedova vive ancora a Locri e continua a coltivare i terreni di Canolo sull’Aspromonte.
Antonino De Masi, imprenditore di Gioia Tauro, lavora nell’area portuale nonostante abbia subìto minacce e attentati, fra cui 44 colpi di kalashnikov esplosi sul suo capannone. L’azienda De Masi, negli anni ’90, è stata la prima a chiudere per mafia in seguito a un attentato dinamitardo. Oggi la famiglia De Masi vive blindata e continua a produrre in Calabria.
Ogni storia sarà raccontata in prima persona dal protagonista e verrà contestualizzata nel territorio con filmati e interviste. Nel corso della trasmissione si ascolteranno anche le voci del Procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho e del Procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.