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La nuova Rai di Campo Dall’Orto: via la cronaca nera, addio a Ti lascio una canzone e i programmi lacrimevoli

La nuova Rai di Campo Dall'Orto: addio alla cronaca nera nel pomeriggio della domenica, novità nei palinsesti con la cancellazione dei programmi emozionali come Il dono o Così lontani così vicini

Una nuova Rai quella che Campo Dall’Orto vuole per il pubblico. Grandi e piccole rivoluzioni in arrivo su tutti i Canali delle reti nazionali. Ne parla proprio Campo dall’Orto, il direttore generale, che in una lunga intervista a Repubblica, racconta quelli che saranno ( e sono già stati) i primi interventi in questo senso. Via la cronaca nera dalla domenica pomeriggio, ad esempio. Domenica In, che aveva un conduttore e ha un conduttore come Salvo Sottile, dovrà accantonare la cronaca per dedicarsi ad altre tematiche perchè alla domenica pomeriggio non si dovrà parlare di cronaca. Tutto giusto, possiamo anche condividere questa idea, ma servono novità, servono ospiti, serve qualcosa di cui parlare. Il programma per come è impostato adesso è monotono, vecchio e stantio con tematiche che non affrontano casi di attualità ( non necessariamente di nera). Si potrebbe ad esempio dare spazio alle storie che vengono raccontate dalla Daniele in Storie Vere così per variare. Ma queste sono nostre idee, non idee dei dirigenti.

“Non rivedrete più su Rai 1 programmi di “emotainment”, come lo chiamiamo in gergo. Non ci saranno Il dono, Così vicini così lontani o, su un altro fronte, Ti lascio una canzone” nulla da fare quindi per Antonella Clerici che saluta il suo programma della prima serata ( e che non avrà mai una seconda stagione di Senza Parole dopo il fallimento dello scorso anno). Bocciato anche Il dono dopo la sua prima stagione con la conduzione di Paola Perego e Marco Liorni. A questo punto non sappiamo neppure se rivedremo le ultime due puntate di Così lontani così vicini che non sono andate in onda causa sospensione anticipata del programma per ascolti bassi.

La missione del servizio pubblico secondo il direttore generale “è anche produrre fiction come Il sindaco pescatore, che ha fatto 7 milioni di audience. O Io non mi arrendo, ambientata nella Terra dei fuochi. Servizio pubblico è coprodurreFuocoammare, il documentario di Gianfranco Rosi sui migranti e Lampedusa, Orso d’oro a Berlino. Stiamo comprando i diritti della pay tv in modo da poterlo trasmettere in autunno su Rai 3 in una serata a tema”.

Si punterà invece su programmi come The Voice che dovranno interessare un pubblico più giovane.



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