Buona la prima per Il dono che convince e non delude
Non è poi così malvagio Il dono, il nuovo programma di Rai 1 che potrebbe ricordare C'è posta per te ma se ne distacca grazie alle storie molto diverse ma sempre toccanti
Forse partivamo prevenuti: un sabato sera con i fazzolettini sul divano può essere solo quello con C’è posta per te. E invece dobbiamo ammettere che Il dono non è un programma totalmente malvagio, anzi. E’ ovvio che ci siano fiumi di somiglianze tra il programma di Rai1, e C’è posta per te, come è anche ovvio che Il dono si avvicini molto per tematiche e stile a Così lontani così vicini. Del resto quando si parla di emozioni c’è sempre il rischio di fare qualcosa di già visto, in particolare poi se scegli sempre le stesse canzoni per accompagnare le storie. Ma in ogni caso i due conduttori ci portano anche in un mondo diverso, le storie non sono banali anche se hanno spesso lati in comune con quelle che si raccontano davanti alla busta di C’è posta, tratto tipico il fatto che la campana che ha torto non racconti mai la versione reale al programma al quale partecipa. E si inizia infatti subito forte con la storia di un uomo, Sabino, che ha tradito la sua famiglia, ha lasciato le sue figlie e si è ritrovato dopo anni a dormire in stazione a Milano mentre sua moglie vendeva le fedi del loro matrimonio per poter mangiare. Manca quel pathos tipico di C’è posta per te, sempre che pathos si possa definire, perchè gli incontri avvengono a distanza. Se mai le figlie avessero potuto sputargli addosso tutto l’odio che hanno provato si sarebbe accesso il classico tifo sui social come quando va in onda C’è posta, una cosa che in Rai ci risparmiano anche per non cadere nel trash. La differenze comunque sono davvero nelle storie scelte, per cui probabilmente il successo o l’insuccesso del programma, non sappiamo ancora come siano andati i dati di ascolto per Il dono, lo faranno anche le storie che verranno raccontate.
Tocca il cuore quella di Francesco, il bambino che un pò tutti abbiamo conosciuto, la sua storia al tg, su tutti i giornali di Italia e ieri abbiamo visto la sua mamma abbracciare un’altra mamma che grazie al piccolo ha visto rifiorire la sua bambina con un trapianto che mai avrebbero immaginato si potesse fare. Le storie di Sara, seppellita viva dalle macerie della sua casa, il posto in cui si sentiva al sicuro e salvata da una mano calda e da una voce amica che le è stata vicino per due lunghe ore in attesa che dal suo corpo fossero tolte una per una le pietre che voleva spezzare la sua vita. Sono storie diverse che ci mostrano come l’amore possa andare oltre il sentimento tra due persone. Altre sfaccettature di questo legame che ci regala a vote purtroppo, come nel caso del piccolo Francesco, da una sofferenza e da un dolore, un sorriso e la rinascita.
Grazie alle storie scelte inoltre Il dono potrebbe anche intercettare un target diverso da quello classico che segue Rai1. Vedremo nelle prossime puntate!
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