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Stasera Report su Rai3: quanti soldi entrano ed escono dal nostro paese?

Stasera su Rai 3 una nuova puntata di Report con le inchieste presentate da Milena Gabanelli. Nella puntata del 22 novembre 2015 si parla di denaro: quanti soldi entrano ed escono dal nostro paese?

Una nuova puntata di Report va in onda oggi 22 novembre 2015 su Rai 3: di cosa parlerà stasera Milena Gabanelli? Lo scopriamo nelle nostre anticipazioni: oggi a Report si parla di soldi, di denaro e ci si chiede una cosa; quanto soldi entrano ed escono dal nostro paese? Tre le inchieste principali: “Nero a metà” – di Bernardo Iovene“Tanti e subito – di Giorgio Mottola con la collaborazione di Ilaria Proietti. E per finire:” E’ oro quello che luccica?” – di Sigfrido Ranucci con la collaborazione di Carla Rumor. Tre inchieste molto diverse tra di loro che hanno però in comune una cosa: il denaro. Di questo si parlerà stasera su Rai 3 nella puntata di Report in onda come sempre alle 21,45.

La prima inchiesta di oggi: “Nero a metà” – di Bernardo Iovene. I voucher sono la nuova forma di retribuzione e contribuzione del lavoro accessorio. Dal 2012 la possibilità di  utilizzarli è stata allargata a tutti i settori produttivi e così la cifra del loro impiego è passata dalle poche migliaia nel 2008 ai 70 milioni del 2014 e ai cento milioni previsti del 2015. Ma il meccanismo di attivazione permette ai datori di lavoro più furbi di praticare il trucco del nero a metà: in pratica ti pago un’ora con il voucher, il resto in contanti. Il risultato è il contrario di quelle che erano le buone intenzioni del legislatore che ha introdotto i “buoni lavoro” proprio per far emergere il lavoro nero. Invece, paradossalmente, il voucher può addirittura diventare la foglia di fico di alcune forme di sfruttamento. Sono tanti gli esempi: nel lavoro domestico, nella ristorazione, nel turismo nell’edilizia e in agricoltura. Report ha fatto un confronto con l’utilizzo dei voucher in Francia, a cui l’Italia si era ispirata quando nel 2008 li ha introdotti. Oltralpe sono limitati al lavoro domestico e hanno effettivamente dato un sostegno alle famiglie e regolarizzato circa due milioni di lavoratori che prima venivano pagati in “nero”. Infine Report si è recata in Inghilterra per capire come viene regolato il lavoro occasionale.

La seconda inchiesta di oggi:  “Tanti e subito – di Giorgio Mottola con la collaborazione di Ilaria Proietti. Dopo gli attentati a Parigi una delle prime misure adottate dal Governo italiano è stata quella di aumentare la sorveglianza dei money transfer. Negli ultimi anni, infatti, molti soldi destinati a finanziare il terrorismo internazionale sono passati attraverso questo canale, che consente di inviare e ricevere denaro in modo veloce, semplice ma soprattutto spesso incontrollabile. Nel 2014 dai money transfer italiani sono stati partiti oltre cinque miliardi di euro. Per lo più si tratta dei risparmi inviati alle proprie famiglie dagli immigrati residenti in Italia, ma un controllo vero non c’è, e in molti sportelli il limite di 999 euro a settimana viene aggirato con facilità. Il risultato è che oggi nessuno può dire con esattezza quanti soldi facciano entrare o uscire dal nostro Paese.

La terza inchiesta di oggi: “E’ oro quello che luccica?” – di Sigfrido Ranucci con la collaborazione di Carla Rumor. Report si è imbattuta per caso nel mondo dorato della Gsg Evolution, acronimo della Gold Sweet Gold, una società che ha i manager che vivono a Verona e che si occupano di fare formazione su piani di investimento in oro. Gira da due anni gli alberghi di tutta Italia e, nel corso di presentazioni effettuate rigorosamente a numero chiuso, informa i risparmiatori italiani sulla convenienza a investire in oro e nei preziosi di una società tedesca di nome Auvesta, di cui la stessa Gsg è partner. Il sistema di investimento di cui parlano è questo: il risparmiatore investe i suoi risparmi versandoli su un conto della banca di Trento e Bolzano del gruppo Intesa. Auvesta poi prende i soldi e li porta in Germania e li trasforma in lingottini, che vengono stipati in un caveau e secondo i promotori non sarebbero aggredibili dal fisco italiano. Grazie ai promoter Auvesta ha già raccolto decine di milioni tra i risparmiatori. Ma è tutto oro quello che luccica?



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