Luca e Paolo e la satira a Sanremo: Rip Parade e matrimoni gay nel mirino (VIDEO)
Luca e Paolo a Sanremo colpiscono e convincono ancora: satira su chi specula sulle morti dei grandi artisti e sui matrimoni gay ma non solo. Ecco il video dell'esibizione del 12 febbraio 2015
Luca e Paolo hanno sempre un loro perchè e visto che ultimamente parlare di politica non fa più ridere nessuno loro virano su altre tematiche e il loro scopo, nonostante siano ospiti comici, non è solo quello di far ridere. Lo si capisce subito nella terza serata del festival di Sanremo in onda il 12 febbraio: la scelta di Rip Parade, una canzone dedicata ai grandi artisti che non ci sono più, è soprattutto in invito a riflettere. Per tutti: per gli addetti ai lavori, per i fans che si struggono e invadono i social, per i familiari che vanno in tv e che si prendono le copertine delle riviste. Si parte appunto dalle tristi notizie di chi non c’è più, di un grande artista che è venuto a mancare. Ma invece che rispettare la sua memoria si invade la privacy e non solo. Non dimenticheremo mai lo squallido gusto di mostrare ( e lo hanno fatto anche le più grandi testate giornalistiche nazionali e anche diversi programmi in tv) la morte in diretta di Mango. Iniziamo a riflettere sulla decenza, sul rispetto per l’essere umano. Perchè poi appunto è facile salire su un palco e cantare una canzone o dire due frasette in omaggio di chi non c’è più. Cerchiamo però di fare quello che possiamo prima, chiedendo rispetto.
E facciamolo anche dopo evitando di continuare a occuparci di questioni che da un lato interessano la smani di chi vive di pettegolezzo ma che non ci cambiano la vita. Saranno problemi dei parenti quelli che riguardano una eredità non del pubblico che sta seduto il pomeriggio sul divano. Quanto hanno ragione Luca e Paolo.
Tra le battute divertenti del loro arrivo sul palco dell’Atiston quella fatta a Carlo Conti: “sei un po’ troppo freddo. Davanti a Charlize Theron e a Conchita Wurst sei stato uguale, ma loro non sono uguali. Hai capito la differenza? Non è la barba”.
E poi si chiude con la gag sui matrimoni gay. Che però in fin dei conti non è un voler parlare delle coppie omosessuali ma più in generale della coppia. Un sottolineare che sia nelle coppie gay che in quelle etero spesso si vive troppo di luoghi comuni: convivenza, matrimonio, conoscere suoceri, voler adottare un bambino di colore, preoccuparsi per la pensione. La tomba del matrimonio insomma, gay o etero che sia.
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