Dopo Bake Off Italia Federico Prodon si racconta: l’intervista
Dopo Bake Off che cosa sta facendo Federico Prodon il terzo classificato? Lo chiediamo direttamente a lui: ecco l'intervista per i lettori di Ultime Notizie Flash
Terzo classificato nella seconda edizione di Bake Off Italia, contro ogni pronostico ( tutti infatti davano per scontata la sua vittoria). A pochi mesi dalla fine dell’esperienza in tv Federico Prodon continua il suo cammino nel mondo della pasticceria e ovviamente lo fa a suon di dolci, non poteva essere altrimenti. Abbiamo avuto il piacere di fare due chiacchiere al telefono con lui e il risultato è la bella e divertente intervista che abbiamo realizzato. Ringraziamo Federico per aver accettato di concedere l’intervista per lettori di Ultime Notizie Flash.
Iniziamo da Bake Off il programma che ti ha fatto conoscere dal grande pubblico. Sei arrivato a un passo dalla finalissima, noi ti davamo per vincitore. Pensi che avresti meritato la vittoria? Secondo te Roberta ha avuto qualcosa in più che a te è mancato?
Non siete i soli! In questi mesi ho conosciuto tanta gente, e la prima cosa che mi dicevano era che meritavo la vittoria. Onestamente penso che Roberta sia stata brava, soprattutto ad aver scelto un profilo molto più easy del mio nella competizione ed a rimanere costante fino alla fine. Io, invece, ho cercato di dare spazio a tutta la mia fantasia e forse a volte mi sono complicato la vita da solo. In merito alla finalona posso dirti che, secondo me, sarebbe stato più giusto permettere ai tre finalisti di affrontare tutte le prove(creativa, tecnica e cavallo di battaglia), e questo anche a beneficio dello spettacolo.
Qual è stata la prova più dura da affrontare e quella più bella?
Cioccolato e pera. Quando ci hanno detto che avremmo dovuto preparare due dolci utilizzando gli stessi ingredienti mi ricordo che mi prese un colpo! Preparai una torta ed un dolce al bicchiere. La torta mi rimase facile ma per il dolce al bicchiere la cosa fu diversa. Dovetti creare una ricetta della ganache al cioccolato e arancia senza avere a disposizione la panna. Quindi unii il cioccolato con il succo di arancia ed il burro, tutto facendo i calcoli a mente. Fu una prova difficile, ma nello stesso tempo i giudici mi elogiarono con tanto di battimano.
Restando in tema di dolci quindi…Se ti dovessi descrivere come un dolce, che cosa ci prepareresti?
Sarebbe un dolce molto complesso, qualcosa di esplosivo, scenografico. Un dolce con una struttura sontuosa, ma nello stesso tempo lineare, colorato, con un mix di sapori, salato, dolce, acidulo e con all’interno una componente croccante. Dovrebbe essere un dolce che rapisca chi lo vede, per me il dolce si mangia prima con gli occhi.
Bake Off dà la possibilità di conoscere il grande maestro Knam. Da casa abbiamo sempre pensato che tra di voi ci fosse una sorta di odio/amore. Confermi questa sensazione? Cosa hai appreso da lui?
Tanto amore e tanto odio, come nel migliore dei matrimoni. Peccato che l’odio si è manifestato maggiormente verso la fine della competizione. Mi pungolava in continuazione. Mi ricordo che la mattina della finale mi incontrò fuori dai camerini e vedendomi con indosso gli occhiali mi disse: “Federico, oggi hai gli occhiali, bravo fai bene a portarli perché oggi piangerai”(servirebbe però la mia imitazione audio). Comunque, televisione a parte, nutro profonda stima verso il maestro Knam, che ho avuto il piacere di riabbracciare al Sigep di Rimini. L’esperienza televisiva non ti permette di crescere molto professionalmente. Nel senso che se parti vuoto di contenuti, arrivi vuoto anche alla fine. Devi pensare a fare tesoro dei consigli dei giudici durante le loro valutazioni e sfruttarli al massimo durante la competizione.
Invece di Benedetta che ci dici?
Benedetta è una conduttrice molto brava ed in cucina è speciale il suo modo di saper comunicare con un certo target di pubblico. Se però lei è al Polo Nord, in cucina io sono al Polo Sud, me lo diceva spesso anche lei ridendo.
Chiusa una porta si apre un portone come si suol dire. Finita l’esperienza di Bake Off ci sono altre cose da fare e Federico è impegnatissimo su questo fronte. Lo abbiamo visto di recente a Rimini è impegnato in giro per Roma…E poi che cosa succederà? Dove ti vedremo cosa farai?
L’ultima novità è quella della docenza. Mi è stata proposta da quella che reputo essere per la pasticceria la scuola di cucina più accreditata e con il miglior staff di docenti sulla piazza romana “A Tavola con lo chef”. Pertanto il 21 febbraio terrò un corso a quattro mani con una nutrizionista alimentare, sulle intolleranze in pasticceria. La particolarità divertente è che si dovranno cimentare nelle preparazioni dolci sia genitori che figli. L’8 marzo invece, in vista della festività pasquale, terrò un corso di pasticceria per bambini dove insegnerò loro a fare le uova di pasqua con delle sorprese, torno quindi al mio vecchio amore, i bambini. Continuo poi a credere nel mio sogno: l’apertura di un locale dove si possa concepire la pasticceria come qualcosa di innovativo, dalla colazione della prima mattina al dolce da portare a casa per il pranzo della domenica. Ma come si sa, la ricerca di un locale a Roma è un lungo percorso irto di insidie. E poi ovviamente il libro. Il fantomatico libro che tutti mi chiedono. Le ricette che avrei voluto pubblicare se avessi vinto Bake Off sono pronte ed in cerca di un editore che voglia sposare il mio progetto.
Se invece dovessi scegliere un programma al quale partecipare come maestro?
Sicuramente farei volentieri Bake Off Italia. Mi piacerebbe curare la parte delle ricette tecniche al fianco del maestro Knam. Sarebbe molto divertente. Mi piacerebbe partecipare anche alla versione dedicata ai dolci, Dolci dopo il tiggì di Antonella Clerici. Sono pochi minuti ma è uno dei pochi programmi in cui si spiega come si realizzano davvero i dolci.
Chiudiamo parlando di altro. Il cinema. Ti abbiamo visto in Tutta colpa di Freud e adesso sei nelle sale con una parte piccola in Sei mai stato sula luna. C’è una tua voglia di dedicarti anche a questo o ti ha portato nel mondo del cinema l’amicizia con il regista Paolo Genovese?
In verità è stata la mia amicizia con Paolo Genovese a farmi entrare nel mondo del cinema. Per scherzo gli avevo chiesto di darmi un ruolo da chef, che tanto desidero, ed alla fine sono finito a fare il cameriere. Non potete capire che faccia ho fatto quando ho ricevuto la telefonata della produzione e mi hanno comunicato il ruolo. Ho girato anche una piccola parte nel film che oggi è nelle sale “Sei mai stato sulla luna”, a mio parere, una delle più belle commedie italiane degli ultimi tempi.
Noi ringraziamo Federico per questa bella chiacchierata e diciamo anche che non tutti i concorrenti di vari programmi televisivi si mostrano disponibili e gentili. Federico lo è stato e noi lo ringraziamo ancora.
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