Flop Forte Forte Forte, a quando la chiusura?
Flop alla prima, flop alla seconda: a quando la chiusura di Forte Forte Forte il talent di Rai 1 che non piace a nessuno?
Dalla regia ci fanno sapere che le prossime puntate saranno le più interessanti. Ma chi avrà il coraggio di guardare le prossime puntate di Forte Forte Forte? Dopo il flop della prima, ma soprattutto della seconda puntata, c’è aria di chiusura. Neppure di trasferimento su un’altra rete. C’è solo una cosa che sembra bloccare i dirigenti Rai dal prendere questa decisione ( oltre all’ira funesta di Raffaella Carrà che per la delusione potrebbe decidere di tingersi i capelli): la pubblicità. Ebbene si. Non lo diciamo noi ma i ben informati dicono che la rai, pensando di mandare in onda il talent del secolo, abbia venduto spazi pubblicitari incassando un bel gruzzoletto ( altri dicono che il programma è costato così tanto che chiuderlo sarebbe un oltraggio). Noi non lo sappiamo, riportiamo solo le informazioni che vengono date da chi ha qualche contatto più in alto. Noi però la tv la guardiamo e possiamo dire a dare qualcosa in merito a quello che è il prodotto finale, quello che insomma noi comuni mortali vediamo. Iniziamo con il finale della seconda puntata: la scelta dei 14 finalisti. L’incubo “io ce la farò” ci perseguita. Se c’è un merito che va dato agli autori è quello della scelta del brano da prima comunione che è stato scelto per la decisione dei finalisti. Un brano degno di essere ricordato nei secoli dei secoli amen così inquietante da non far dormire la notte. Per non parlare della Carrà che passa tra i suoi adepti per scegliere i membri di questa nuova setta satanica. Un rito di iniziazione più che una selezione finale, roba che in confronto “per te Miss Italia finisce qui” potrebbe essere un verso della divina commedia. Dal finale passiamo a quello che c’è stato nel bel mezzo del cammin, giusto per restare in tema. Intanto una domanda che facciamo ai ragazzi. Se un giornalista manda 200mila volte il suo curriculum al Corriere della sera e non viene preso ci rinuncia, cerca alto e prova a dare una svolta alla sua vita. Se un presunto talento partecipa ad Amici, a X-factor, a The Voice ma nessuna casa discografica punta su di lui un motivo ci sarà o no? A quanto pare no. E così meglio invadere tutte le salette di attesa di ogni talent possibile e immaginabile. E’ vero per esempio i Dear Jack non sono stati presi a X-Factor ma poi hanno stravinto ( anche se non sulla carta) con la loro partecipazione ad Amici. Appunto. Hanno lasciato un segno. Se voi non lo avete fatto un motivo ci sarà…E non lo scrive una bigotta di 900 anni ma una ragazza di 27. Il mondo dello spettacolo è una giungla è vero, ma non ci si può attaccare a tutte le liane, bisogna anche scegliere, altrimenti poi si possono bruciare tutte le occasioni. In fin dei conti poi non è neppure colpa dei ragazzi perchè se i giudici, con milioni di partecipanti si sono ritrovati a scegliere gente che ha già delle fan page con oltre 100mila iscritti c’è alla base qualcosa che non va. Raffaella ovviamente ci dirà che non capiamo nulla di talent, può essere. Però sono proprio le persone come noi che non capiscono nulla a far alzare quell’asticella, quella che forse decreterà la chiusura del peggior programma visto in casa rai negli ultimi decenni. E non ci chiedete di aspettare perchè per quanto potrebbe essere interessante l’idea di vedere questi ragazzi esibirsi su un palco intrattenendo in diversi modi quella che manca è la base, la materia prima. Noi non aspettiamo, diciamo no! Un piccolo consiglio alla Rai: meglio non ricordare che bisogna pagare il canone proprio mentre va in onda Forte Forte Forte…Fatelo fare a Flavio Insinna che gli viene meglio.
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