Alessandro Di Pietro licenziato dalla Rai: ecco il suo commento
Alessandro Di Pietro è stato licenziato dalla Rai ma lui non ci sta e punta il dito
Decide di parlare Alessandro Di Pietro e lo fa in una lettera aperta in cui esprime tutto il suo disappunto per quello che è successo nei giorni passati. Innanzi tutto ci tiene a precisare che il suo malore non è stato dovuto alla notizia del licenziamento, era stato portato in ospedale ancora prima che i suoi legali gli dicessero che la Rai aveva intenzione di chiudere il programma, e poi punta il dito anche contro tutti coloro che hanno scritto di un suo comportamento poco corretto e che hanno un pò approfittatto di questa situazione. Scrive Di Pietro nella sua lettera: “Il mio animo combattente di sempre mi ha fatto reagire e questo è stata la medicina più idonea per farmi riprendere. Infatti subito ho dato mandato ai miei avvocati di dare battaglia perché la mia volontà primaria è di far fare presto una figuraccia alla Rai, non tanto come azienda verso cui ho grande rispetto e riconoscenza, ma nei confronti di chi con un gesto improvvido ha voluto ingiustamente colpire me, volendo dare all’esterno l’idea del cosiddetto “esempio” , scegliendo Alessandro Di Pietro come “capro espiatorio” per nascondere le numerose magagne interne.”
Per chi non lo sapesse Di Pietro ha avuto problemi con l’Agcom che osservava nel programma di Rai 1 alcune irregolarità in tema di pubblicità occulta. Il conduttore di Rai 1 ribadisce che i suoi legali si sono già rivolti al Giudice del lavoro ma che anche se la sentenza fosse a suo favore lui non metterebbe mai più piede in questa azienda visto il comportamento che a lui è stato riservato.
A proposito della accusa che ha ricevuto: “Forte della mia onestà e della mia cristallina correttezza professionale ribadisco, anzi urlo, che non ho mai preso soldi da nessuno per fare pubblicità occulta e chi si è permesso di scriverlo su qualche giornaletto on-line se la vedrà con me in Tribunale avendolo denunciato per diffamazione aggravata.” Di Pietro quindi non la vuole dare vinta alla sua vecchia azienda ma cerca giustizia perchè uno come lui sempre dalla parte dei consumatori non può avere questa macchia. Continua: “ Si dice che il “tempo è galantuomo” ma io, come galantuomo, non ho tempo da perdere e se si è chiusa la porta Rai si sta aprendo un portone di grandi prospettive professionali. Insieme ad amici produttori e ad artisti di livello stiamo studiando un nuovo format, assolutamente rivoluzionario in termini televisivi, che mi vedrà nel prossimo inverno tra la gente a spiegare come l’alimentazione è la base della nostra salute.