Elena o Lila: chi è la vera Amica Geniale?
Chi è davvero l'amica geniale di Elena Ferrante? E' Elena Greco detta Lenù, o Raffaella Cerullo, della Lila?
Da quando Elena Ferrante ha pubblicato il suo primo romanzo della saga de “L’Amica Geniale”, una domanda ha continuato a riecheggiare tra i lettori: chi è davvero l’amica geniale? È Elena o è Lila? Questa domanda non è mai stata una mera curiosità, ma piuttosto un filo conduttore che ha accompagnato l’intera narrazione, lasciando al lettore il compito di dare una propria interpretazione. Entrambe le protagoniste, infatti, incarnano diversi aspetti di genialità e complessità, e la risposta a questa domanda dipende spesso da chi osserva e da come osserva.
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Elena Greco è l’Amica Geniale?
Elena Greco, detta Lenù, è quella che alla fine trova successo, quella che fugge da Napoli, che riesce a ottenere una carriera letteraria di successo e a trovare uno spazio nel mondo esterno. La sua determinazione, il suo desiderio di migliorarsi e di staccarsi da un destino già scritto sono aspetti fondamentali della sua genialità. Elena è l’amica che trasforma la fatica e la disciplina in una via di fuga. Scrivere diventa per lei una forma di espressione, un atto liberatorio e allo stesso tempo uno strumento di affermazione personale. Tuttavia, nonostante il suo successo, Elena è sempre consapevole di quanto il rapporto con Lila abbia influenzato ogni sua scelta. La sua genialità sembra sempre dipendere da un confronto, una sorta di continua ricerca di approvazione o superamento nei confronti dell’amica di infanzia.
Raffaella Cerullo è l’Amica Geniale?
D’altra parte, c’è Lila, Raffaella Cerullo, la ragazza brillante che non ha mai avuto le stesse opportunità di Elena. Lila è un personaggio che irradia una forma di intelligenza istintiva e viscerale. La sua genialità è pura, non mediata dalla ricerca di approvazione sociale o dal desiderio di allontanarsi dal quartiere. È la persona che riesce a vedere le verità nascoste, a interpretare il mondo con uno sguardo acuto e disincantato. Lila è una forza naturale, una presenza che sfida costantemente le convenzioni e i limiti impostile dalla società e dalla sua condizione di donna nel contesto del rione. La sua genialità, però, è anche la sua condanna: le manca la disciplina e l’accesso alle risorse per realizzare le sue aspirazioni, e questo spesso la porta a sentimenti di frustrazione e ribellione. Non ha studiato, a differenza di Elena, ma riesce a fare cose che solo persone dotate di una intelligenza fuori dal comune farebbero. E Lila è così: è una donna fuori dal comune.
Chi è la vera Amica Geniale?
La dinamica tra Elena e Lila è un continuo gioco di specchi, in cui ciascuna vede nell’altra qualcosa che manca a sé stessa. Elena ammira la forza indomabile di Lila, la sua capacità di affrontare le difficoltà senza mai piegarsi davvero. Lila, d’altra parte, vede in Elena la possibilità di emergere, di trasformare le proprie potenzialità in qualcosa di tangibile e riconosciuto. La loro relazione è fatta di ammirazione, invidia, supporto e competizione. L’una è la spinta dell’altra, la fonte di motivazione ma anche di inquietudine. Proprio questa complementarietà rende complesso identificare chi delle due sia realmente l’amica geniale: entrambe, in modi differenti, rappresentano la brillantezza e la difficoltà dell’essere donne in un mondo che spesso vuole limitarle.
Un elemento cruciale per comprendere la vera natura dell’amica geniale è il contesto sociale e culturale in cui le due donne si muovono. Napoli, con il suo quartiere popolare, rappresenta un microcosmo in cui regole e limiti sono imposti con ferocia. In questo ambiente, la genialità non è soltanto una questione di intelligenza o di talento, ma diventa un atto di resistenza. Elena cerca di evadere e rompere le catene che la tengono legata al suo passato, mentre Lila rimane, quasi per scelta, combattendo il sistema dall’interno. Entrambe sono geniali nel loro modo di affrontare le sfide e di cercare di affermarsi in un contesto che tende a soffocare le ambizioni delle donne.
Elena e Lila sono entrambe L’amica Geniale?
Alla fine, l’amica geniale potrebbe non essere una sola persona, ma piuttosto la somma del legame tra Elena e Lila. La loro amicizia, con tutti i suoi alti e bassi, è un esempio straordinario di come due persone possano arricchirsi e distruggersi a vicenda, influenzandosi in modi profondi e irripetibili. È proprio questa dualità, questo scambio continuo di ruoli, che rende impossibile una risposta univoca alla domanda iniziale. Elena e Lila sono due facce della stessa medaglia, due geni che, nonostante le differenze, trovano nell’altra una parte essenziale della propria identità.
Un esempio emblematico di questa complessa dinamica è la decisione di Lila di mandare le due bambole a Elena nel 2010, dopo la sua scomparsa. Questo gesto simbolico racchiude tutto il significato della loro amicizia: le bambole, che avevano un ruolo cruciale nella loro infanzia e rappresentavano i legami e i conflitti tra di loro, tornano alla fine nelle mani di Elena. Lila, nel suo stile enigmatico e imprevedibile, sembra voler chiudere un cerchio, riaffermare il loro legame e lasciare a Elena una traccia tangibile di ciò che sono state l’una per l’altra. Le bambole non sono solo un ricordo, ma il simbolo di un rapporto che ha definito entrambe, che ha resistito alla distanza, al dolore, e ai cambiamenti delle loro vite. Attraverso questo gesto, Lila riconosce che, nonostante la sua volontà di scomparire, qualcosa di lei vivrà sempre nella memoria e nella storia condivisa con Elena.
Forse la vera genialità risiede nell’essere riuscite a restare unite, nonostante tutto. In un mondo fatto di costrizioni e limiti, la loro amicizia è stata una ribellione, una forza che ha permesso a entrambe di andare avanti, di non cedere al cinismo o alla disperazione. È questo il vero messaggio che Elena Ferrante ci lascia: l’amica geniale non è soltanto Elena o Lila, ma la loro storia insieme, la potenza di un legame che, nonostante tutto, è riuscito a trasformarle, a renderle più grandi della somma delle loro parti. E secondo voi, chi è l’amica geniale?