Fiction e Serie TV

L’incidente la serie Netflix che non riesci a smettere di guardare anche se dovresti

L'incidente è una di quelle serie Netflix che non riesci a smettere di guardare eppure dovresti. Spopola in classifica: vale la pena guardarla? La nostra recensione

l'incidente su netflix

Tra le serie più viste di questa settimana su Netflix c’è L’incidente. E purtroppo come spesso accade, quando si entra nel catalogo della TOP 10, non sempre è cosa buona e giusta! L’incidente è una di quelle tipiche serie sudamericane che promettono di fare faville, mettono sul tavolo milioni di argomenti ma poi regalano una trama parecchio banale e piena di buchi e purtroppo, anche un livello di recitazione decisamente basso. Gli ingredienti de L’incidente sono proprio questi anche se va dato atto a chi ha scritto la sceneggiatura di aver avuto un merito: non riesci a smettere di guardare gli episodi che si susseguono uno dietro l’altro. Una serie appunto che non riesci a smettere di guardare anche se dovresti. Tra fiera delle banalità e recitazione di basso livello, la narrazione parte appunto da un incidente e potrebbe regalare una buona costruzione della storia, se non fosse che ci si perde dietro a sottotrame che non reggono.

Non funzionano i tempi, non funziona la storia e neppure l’espediente del flashback usato per dare un po’ di pepe riesce a salvare il salvabile. Alla fine che cosa resta della serie Netflix ? Poco e nulla.

L’incidente: la serie Netflix che ti consigliamo di non guardare

La trama della serie racconta la storia di cinque famiglie molto diverse tra loro, seppur tutte appartenenti a un ceto sociale di primo livello. Si parte con la festa di compleanno del piccolo Rodrigo dove appunto, avviene il tristemente noto incidente. In pochi minuti perdono la vita tre bambini e un’altra scompare nel nulla . Da qui inizieranno una serie di grattacapi, indagini, intrighi alla ricerca del colpevole ma non solo. Tra corna, tradimenti, problemi di droga, caccia al killer, bugie e disparità sociali, si svilupperò la trama di una serie in cui una poliziotta può uscire di casa e sparare in pieno giorno a un gruppo di ragazzini minorenni senza che nessuno dica nulla. E va bene che siamo in Messico, ma a tutto c’è un limite.

Ci sono poi una serie di stereotipi come gli americani ricchi che non si fermano davanti a nulla e vengono sfruttati dai saggi avvocati messicani solo per fare soldi; c’è la mamma in carriera che ha abbandonato sua figlia e che torna solo per sfruttare le apparizioni miracolose ( e dunque anche il tema della religione e il credo esasperato). E poi c’è il classico messicano rozzo e pieno di soldi che può comprare sicari, avvocati, agenti della polizia e che non paga mai per le sue malefatte. C’è di tutto in questa serie che genera solo un gran caos nella mente di chi la sta guardando. Anche perchè tutto nasce appunto da un incidente: i bambini muoiono a causa di una fatalità qualcosa che sarebbe potuto succedere a prescindere dalla distrazione di un adulto.

Eppure da questo punto prendono il via una serie di eventi, tra cui rapimenti, sequestri, tentati omicidi che sono appunto giustificati dalla morte di tre innocenti ragazzini. Non manca poi anche la storia alla Romeo e Giulietta, un altro cliché di cui avremmo davvero potuto fare a meno. Figli che scappano , che si drogano, che rubano e non vengono puniti ma sono perdonati perchè tutto il loro malessere è stato causato da genitori problematici. Non proprio un grande insegnamento insomma. Dunque ne deriva una storia davvero molto molto incasinata che lascia ben pochi spunti di riflessione a uno spettatore disorientato fa forse soprattutto deluso dopo i 10 episodi de L’incidente.

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