Fiction e Serie TV

L’amica Geniale riesce a regalare le stesse emozioni del libro e non è poco

L'amica Geniale riesce a regalare le stesse emozioni del libro e non è poco. La recensione della serie tv di Rai 1

L’AMICA GENIALE LA SERIE EVENTO DI RAI 1: LA RECENSIONE SU ULTIME NOTIZIE FLASH 

La nostra paura prima di vedere in tv, sul piccolo schermo L’amica geniale era che, come spesso accade in una trasposizione cinematografica o televisiva, l’impatto emotivo che arriva dal libro potesse essere diverso. Possiamo dire senza ombra di dubbio che Elena Ferrante e Saverio Costanzo con il loro grande lavoro sono riusciti a far arrivare al pubblico a casa le stesse emozioni che si provano leggendo il libro. Con una novità, almeno per quella che è la mia esperienza personale. Nel libro infatti ci si concentra su Lila e Lenù, sul loro rapporto che già dalle prime pagine del romanzo prende vita. Gli altri sono un contorno anche se successivamente, leggendo le pagine del romanzo, ci si rende conto di come il rione tutto caratterizzerà le storie delle due ragazzine e di come, anche solo uno sguardo che nella lettura può sfuggire, sarà determinante. E invece con le immagini della serie ci si rende ad esempio conto di come Lenù si sia innamorata al primo sguardo di Nino Serratore, il grande amore della sua vita; ci si rende conto di come Enzo sin dai tempi della scuola avesse grande devozione a Lila. La cattiveria di Don Achille, le trame dei Solara…Tutte cose che, in un secondo  momento, ricopriranno nella narrazione di questa saga, un ruolo fondamentale. Un impatto che al momento nessuno ci si aspetta perchè si sa, la storia di Lila e Lenù è caratterizzata da colpi di scena inaspettati che arriveranno uno dopo l’altro, pagina dopo pagina.

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E le emozioni, negative o positive che siano, arrivano forti, al petto. Pensiamo alla scena in cui il padre di Lila la scaraventa fuori dalla finestra, una violenza che dalle pagine del libro non riesce ad arrivare con la stessa forza emotiva, con la stessa violenza. Molte delle scene invece invitano a riflettere su come tante cose fossero normali: due donne che si picchiano per le scale per via di un tradimento; una donna impazzita per amore che getta tutto quello che ha dalle scale; un padre che picchia sua figlia in modo violento istigato da sua madre. 

Tutta una serie di “di più” che plasmano Lila e Lenù. Elena non vede l’ora di lasciare il suo rione dopo tutto quello che da bambina è stata costretta a vedere; Lila cresce con la convinzione che i soldi, non l’intelligenza, possono muovere il mondo. Perchè se fosse stata una questione di genio, lei quel mondo lo avrebbe già conquistato da tempo. E invece la sua amica geniale è Elena Greco. Lila lo ha capito da subito, da quando la costrinse ad andare al mare con la speranza che i suoi non le facessero fare l’esame per le scuole medie. Lila lo ha capito e ha cercato di portarsi avanti scrivendo un libro ma, il suo posto nella “plebe” tanto odiata dalla maestra, la condanna a restare sempre e solo una bambina diversa, dagli occhi cattivi. Quella geniale, che dal rione andrà alle medie e al liceo è Elena Greco. 

Non era semplice far si che i lettori dei romanzi di Elena Ferrante fossero travolti da una storia che si conosce già a memoria. Il compito è stato difficile ma convincente. 



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