Il cacciatore dal 14 marzo 2018 su Rai 2: trama, cast e storia
Il cacciatore dal 14 marzo 2018 su Rai 2: trama, cast e storia . Le ultime news sulla nuova fiction di Rai 2
La Rai si prepara a mandare in onda un’altra fiction su cui si punta molto, nonostante i tanti slittamenti nel palinsesto. Parliamo de Il cacciatore, fiction ambientata in Sicilia che racconta un altro spaccato della lotta tra i buoni e i cattivi, tra la mafia e gli uomini di legge. Il debutto era previsto per fine febbraio, poi per il lunedì sera. Ma la data della prima puntata de il cacciatore è slittata ancora: la fiction debutta infatti il 14 marzo 2018 in prime time su Rai 2 con la prima puntata. Il Cacciatore – liberamente ispirato alla vera storia del magistrato Alfonso Sabella, narrata nel libro Cacciatore di Mafiosi – racconta le vicende di Saverio Barone (Francesco Montanari), un PM che nei primi anni ’90, appena trentenne, diventa il protagonista della caccia ai mafiosi nella stagione immediatamente successiva alle stragi di Capaci e via D’Amelio, dove perdono la vita i giudici Falcone e Borsellino. Un PM che mette in ginocchio l’intera mafia corleonese, mandando dietro le sbarre centinaia di mafiosi.
IL CACCIATORE QUANTE PUNTATE SONO? Seguiremo sei puntate formate da 12 episodi in onda nel mercoledì di Rai 2.
IL CACCIATORE ARRIVA SU RAI 2 LA NUOVA FICTION CHE RACCONTA UN’ALTRA STORIA DI UOMINI DI LEGGE CONTRO LA MAFIA
LA STORIA DEL MAGISTRATO CORAGGIOSO– Quella del magistrato, protagonista della fiction, è una scalata fatta d’intuito, istinto e ambizione, che inizia il giorno in cui Saverio, PM emergente
della procura di Termini Imerese, decide di denunciare il proprio capo, Salvatore Donà (Vincenzo Pirrotta), sospettato di collusioni con la mafia. Una scelta che rischia di stroncare
per sempre la carriera del giovane PM, ma che finisce per attirare l’attenzione di Andrea Elia (Roberto Citran), nuovo procuratore capo di Palermo, che propone a Saverio di entrare nel suo pool antimafia.
IL CACCIATORE: TRAMA E ANTICIPAZIONI DELLA NUOVA FICTION DI RAI 2
Barone, da un giorno all’altro, si trova proiettato in un universo nuovo, attraente e pericoloso: alla procura di Palermo è il più giovane, il meno esperto, e i colleghi più grandi lo trattano con sufficienza; lo chiamano “cacanidu”, l’ultimo uccellino della covata e il primo, di solito, a lasciarci le penne. Ma Saverio sa presto dimostrare il proprio talento e si guadagna il diritto di fronteggiare il male assoluto, il giorno in cui gli vengono assegnate le indagini su Leoluca Bagarella (David Coco) e Giovanni Brusca (Edoardo Pesce), boss mafiosi accusati di centinaia di omicidi, mente e braccio dietro l’omicidio di Giovanni Falcone e responsabili del rapimento e della detenzione di Giuseppe Di Matteo (Antonio Avella), dodicenne con la sola colpa di essere figlio di un pentito di mafia. Un confronto quotidiano con l’orrore che inevitabilmente porta Saverio a isolarsi nella sua ossessione e a distruggere tutto quanto di buono, nel tempo, ha saputo costruire attorno a
sé: a partire dalla relazione con Giada (Miriam Dalmazio), che solo pochi mesi prima gli ha dato una figlia, Carlotta.
L’ALTRA FACCIA DEGLI UOMINI DI MAFIA: UN PUNTO DI VISTA DIVERSO PER RACCONTARE IL CACCIATORE E LE SUE PREDE
Il Cacciatore è la storia della discesa agli inferi di un giovane PM, ma in parallelo racconta anche il privato di quei boss sanguinari a cui Saverio dà la caccia. Di Leoluca Bagarella, Don
Luchino, capo supremo della mafia palermitana, per esempio, si racconta che nonostante l’enorme potere, vive il dolore di non riuscire a concepire un figlio con sua moglie Vincenzina
(Roberta Caronìa). Si scava poi nel rancore di Giovanni Brusca, che mal sopporta la sua eterna condizione di latitante e sogna di costruire un castello – la sua villa di Borgo Molara – e di
scalzare Bagarella dal trono di capo dei capi. Si entra infine nella soggettiva di Tony Calvaruso (Paolo Briguglia), giovane autista di Bagarella che si illude di poter vivere e arricchirsi grazie
alla mafia, senza doversi sporcare le mani e la coscienza. Una serie, insomma, che non è solo la storia di un cacciatore, ma è anche la storia delle sue prede.
CHI E’ SAVERIO BARONE IL PROTAGONISTA DELLA FICTION IL CACCIATORE
Poco più che trentenne, ambizioso, istintivo. Da ragazzo giocava armato di fucile nei boschi di Bivona, suo paese natale, e quell’istinto da cacciatore è ciò che lo guida ancora oggi
nel suo lavoro di PM. Ultimo arrivato nel pool antimafia, nonostante la diffidenza iniziale dei colleghi, si guadagna presto sul campo, arresto dopo arresto, le indagini sui superlatitanti Giovanni Brusca e Leoluca Bagarella, gli assassini di Giovanni Falcone e i rapitori del piccolo Giuseppe Di Matteo. Riportare a casa quel bambino, scomparso il giorno stesso del suo ingresso in antimafia, diventa l’ossessione di Saverio, un fantasma per il quale il PM finisce per fare terra bruciata di tutti gli affetti che ha attorno a sé.