Non dirlo al mio capo: una fiction che convince a metà per mancanza di normalità
La nostra recensione di Non dirlo al mio capo la nuova fiction di Rai1 con Vanessa Incontrada e Lino Guanciale: una fiction che ci convince a metà
Promo ben fatti, cast eccellente, una nuova location, una storia tutta italiana: ingredienti che avrebbero dovuto fare della fiction Non dirlo al mio capo, una delle migliori di questa stagione televisiva. Prima dei due episodi in onda ieri eravamo davvero convinti che avrebbe lasciato il segno tanto da ribadirlo più volte anche nelle nostre anticipazioni. Siamo convinti che Non dirlo al mio capo farà benissimo in termini di ascolti, anche perchè la concorrenza del giovedì sera ormai non fa paura, con Il segreto sempre meno temibile. Siamo convinti ancora che il cast sia più che azzeccato con una brava Vanessa Incontrada e un Lino Guanciale sempre convincente ( e non sono gli unici bravi, basti pensare alla Surina). Quello che però ci disturba è la strana sensazione di “già visto”. Vanessa Incontrada che ci sembra un pò Suor Angela un Don Matteo; le visioni di Lisa, la protagonista che purtroppo, anche se molto simpatiche con la sua Barbie sposa e Barbie presidente ci ricordano quelle di Angelica e Orlando in E’ arrivata la felicità. Un pò di panico ci assale pensando che forse abbiamo visto in questa stagione troppe fiction dedicate ai drammi familiari e a un certo punto perdiamo anche la bussola vedendo il piccolo attore che fino a qualche giorno fa era protagonista di Come fai sbagli comparire nello studio legale di Enrico Vinci.
Ed è proprio questo dettaglio che ci dà la consapevolezza di aver visto troppe fiction simili in così poco tempo: E’ arrivata la felicità, Come fai sbagli, Tutto può succedere e se aggiungiamo anche Don Matteo, ecco che il gioco è fatto. Era anche prevedibile che con una casa di produzione in comune ci sarebbe stato il rischio di avere qualcosina in comune ma il nostro stomaco davvero avrebbe avuto bisogno di qualcosa di completamente diverso per essere apprezzato a pieno. Per fare una metafora culinaria è un pò come quando arriva il dolce dopo che hai mangiato un primo buonissimo, un secondo che ti ha saziato ma pensi di avere lo spazietti perchè ti hanno detto che quella fetta di torta merita davvero tanto. E allora piano piano infili il cucchiaino in bocca assapori, gusti ma poi non capisci come mai tutti ti dicevano che era una bomba.
Non possiamo non ammettere che se la fiction fosse andata in onda prima nella programmazione della Rai, forse oggi saremmo qui a dire, nonostante le varie cose che non ci convincono, che Non dirlo al mio capo è una delle migliori fiction della stagione. Ma non possiamo farlo perchè la cosa non è credibile, non è credibile come pensare che una praticante in uno studio legale, seppur il più prestigioso di Italia, possa permettersi una baby sitter e anche pagare i debiti lasciati da suo marito. Ecco cosa manca tra gli ingredienti che avrebbero resa perfetta la fiction: la normalità.