Il bosco: successo o flop? La nostra recensione
Dopo la prima puntata de Il bosco non poteva mancare il nostro commento in merito alla nuova fiction di Canale 5. E' ancora presto per dare un giudizio ma si può dire cosa ci ha colpito e cosa no. Ecco una prima recensione per i nostri lettori
Esordio de Il bosco con la prima puntata in onda il 20 febbraio. I telespettatori hanno apprezzato? Purtroppo lo sapremo solo l’1 marzo giorno in cui avremo i dati auditel relativi a questa prima puntata anche se nel frattempo sapremo già come è andata la seconda! Incidenti tecnici. Capita. In attesa di sapere cosa ne hanno pensato i telespettatori possiamo dirvi quello che abbiamo pensato noi. Avete presente quel motivetto “got a secret. can you keep it? swear this one you’ll save.
better lock it in your pocket, taking this one to the grave. If i show you,then i know you wont tell what i said. Because two can keep a secret if one of them is dead. “? Per chi non lo sapesse questa è una parte del testo della sigla di Pretty Little Liars che i fans della serie non riescono davvero a togliersi dalla testa. Bene, ieri vedendo il Bosco inevitabilmente per tantissimi momenti abbiamo pensato di essere sintonizzati su un altro canale per seguire l’amatissima serie americana. Non c’è nulla di male, per noi Pretty Little Liars è una delle serie meglio riuscite degli ultimi anni non fosse altro perchè porta il cervello degli adolescenti a lavorare un pò invece che a dormire ascoltando battute imbecilli. Chiusa questa parentesi torniamo al nostro cattivone incappucciato che ci ricorda tanto A. Nulla non fa paura però. Non possiamo dire il contrario. Il tentativo di mettere angoscia, di far venire l’ansia c’è ma onestamente la dà più la Michelini, sempre bravissima con il solo movimento delle mani che il nostro incappucciato che ha già fallito miseramente più volte l’intento di uccidere.
Troppo spesso si cade nella banalità: prevedibili gli incidenti, gli equivoci; inverosimile il fatto che una donna da sola vada in un bosco di notte…Ma non per questo, nonostante gli aspetti negativi non salviamo la fiction. Si è visto di peggio. A parte Pretty Little Liars per certi versi a un certo punto pensavamo di veder comparire in scena Tom Cruise, saremo pazzi ma abbiamo avuto più volte la sensazione che ci fosse un tocco di Eyes Wide Shut. In altri momenti ci chiedevamo come mai non fosse ancora arrivata Claudia Pandolfi…Già perchè le similitudini con Il tredicesimo apostolo erano davvero troppe, tralasciando il fatto che uno dei protagonisti fosse padre Gabrile, ops Claudio Gioè.
Il vero problema di queste fiction sta nel fatto che si vuole dare qualcosa di diverso al pubblico, cosa giustissima, ma si resta troppo attaccati a degli stereotipi tipici della fiction italiana dai quali non ci si riesce a staccare. E questo è uno dei problemi maggiori. E qui poi c’è il rischio di avere ottimi risultati di pubblico alla prima puntata ( come è già capitato appunto con Il tredicesimo apostolo) e flop nelle successive. A dimostrazione che il pubblico cerchi altro ma che poi resti deluso da quello che vede.
LEGGI LE ANTICIPAZIONI PER LA SECONDA PUNTATA
Il fatto poi che i personaggi siano sempre gli stessi, da Squadra antimafia a Il capo dei capi, rende ancora il tutto più difficile e questo sembra essere un problema prevalentemente italiano. Ma ormai ce ne siamo fatti una ragione. Per cui Nina sarà per tutti Rosy Abate, Luca Damiani sarà Dante Mezzanotte. Il pubblico sceglie. E da un lato il successo e l’insuccesso della nostra fiction dipende anche da questo. Chiudiamo con un voto di incoraggiamento visto che dalla prima puntata ci sembra una fiction discreta: un 6,5 che potrebbe crescere ma anche portare a una inevitabile bocciatura.
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