CSI chiude i battenti: ascolti bassi e costi eccessivi
Dopo 15 anni Csi chiude: la produzione ha deciso di sospendere la programmazione per via degli ascolti bassi e dei costi eccessivi
Notizia shock per il pubblico di CSI Scena del crimine: dopo ben 15 anni di programmazione la serie tv cult poliziesca ambientata a Las Vegas chiude i battenti. A spingere la produzione verso questa drastica e definitiva decisione sono stati gli ascolti bassi a fronte di costi di registrazione eccessivi. Va detto ad onor di cronaca che non è ancora giunta la conferma ufficiale del network Cbs ma la decisione appare a questo punto inevitabile.
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Facciamo due conti per comprendere meglio il divario tra spesa e incassi. Lo show costa la bellezza di oltre tre milioni di dollari ad episodio mentre nel frattempo gli ascolti sono crollati a picco a causa dell’emergere di nuove serie come “Madame Secretary” e “Ncis: New Orleans”.
Vedremo le ultime puntate ambientate Las Vegas nella prossima primavera e poi, a quanto pare, basta. Sembra di rivivere quanto successo nel 2012 con lo spin off CSI Miami. Una chiusura che deluse molti fan.
Ma per una brutta notizia ne arriva una positiva: è pronto il terzo spin off (dopo Csi Miami e NY), che si chiamerà “Csi: Cyber“, dedicato ai temi di spionaggio e terrorismo nel settore informatico appunto, come suggerisce il titolo. Pare dunque che per CSI Las Vegas sia arrivata la fine: Anthony E. Zuiker ha ordinato 18 episodi contro il numero standard di 22. Ma questa della chiusura di CSI non è l’unica notizia nefasta per la Cbs. Si preannuncia un anno nero. A rischio di cancellazione sono anche altre seria come”The Stalker” e “The Mentalist”. E ad altri network concorrenti non va meglio: Abc sta per perdere “Resurection” e “Forever”. Da cosa dipende questa crisi delle serie tv dopo anni di successi? Sono i gusti del pubblico che cambiano, che necessitano di novità continue oppure la ragione va ricercata nell’avvento di internet e dello streaming?