Marica Pellegrinelli racconta del parto non semplice, la panciera, il significato dei nomi scelti
Marica Pellegrinelli per la prima volta racconta del parto, non è stato per niente semplice, le preoccupazioni non sono mancate
Lo scorso 29 aprile Marica Pellegrinelli è diventata mamma per la terza volta, è nata Ariela Wilhelmina, la figlia che la lega al suo compagno William Djoko. Da sempre molto riservata l’ex moglie di Eros Ramazzotti ha annunciato la nascita della piccolina solo dieci giorno dopo, per godersi del tutto il momento meraviglioso, per presentare prima a tutta la famiglia e alle persone più care la sua Ariela. Non ha mai raccontato del parto l’ha fatto oggi sui social rispondendo alle domande delle follower. Tutto inizia con la prima domanda, quella sulla panciera. Marica Pellegrinelli è con la sua bimba in pieno relax e risponde quasi a tutte le domande.
Marica Pellegrinelli racconta del parto, la panciera, il significato dei nomi scelti
Quella sulla panciera è una domanda utile a molte ma con grande sorpresa la modella risponde che non ha messo la panciera subito dopo il parto, che per lo stress del rientro non riusciva a ricordare dove le avesse messe e così ha iniziato a indossarle solo dopo un mese. “Non sono contraria ma favorevole alla panciera post parto. Ora uso un bustino in lattice circa 1 ora al giorno, questo non lo si deve usare subito ma dopo i 40 giorni dal parto”.
Non ha ancora ripreso ad allenarsi ma per lei la distanza tra la stanza da letto e la cucina con due rampe di scale vale come allenamento.
Parto naturale o parto cesareo? “Parto indotto distocico. Non cesareo ma di naturale non c’è stato nulla” ha spiegato Marica Pellegrinelli aggiungendo altre risposte a chi le chiede quanto pesava la piccola. “Ariela pesava solo 2,3 kg per 47,5 cm motivo per cui è stato indotto il parto ed è nata alla 38esima settimana”. Confida che le avevano detto che potevano esserci dei problemi ma dopo tutti i controlli la piccola è del tutto sana. Lascia quindi intendere che non è stato del tutto semplice per lei l’ultimo periodo di gravidanza, il parto e l’arrivo della bimba. Le preoccupazioni non sono mancate ma adesso si gode tutta la meraviglia.
Non va nei dettagli del parto: “penso alle tante donne che devono affrontare questa esperienza e mi stanno leggendo, quindi passo ma insomma… avete capito”.
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Il significato del nome deriva da Ari-el cioè Potente e in lingua ebraica significa leone di Dio, e anche dono di Dio. Raffaela significa Dio ha sanato. Gabrio forza di Dio. Per la piccola ha cercato un nome che fosse in armonia con loro.