Arianna Mihajlovic e la paura di cadere in depressione dopo la morte di Sinisa
Arianna Mihajlovic si racconta: dopo la morte di Sinisa la paura più grande, quella di cadere in depressione
Qualcuno ha criticato lei e la sua famiglia per come hanno affrontato le settimane successive alla morte di Sinisa. Qualcuno l’ha criticata per come si vestiva, per come sorrideva. Ma quello che c’è e c’era nel cuore di Arianna Mihajlovic può saperlo solo lei. Ci insegnano che la vita va avanti, che si deve per forza continuare a sorridere e lei lo ha fatto. Per amore di suo marito e anche per le promesse che gli aveva fatto. Per amore dei suoi figli.
Certo dietro a dei sorrisi mostrati magari in rete, sui social, c’era ben altro. Oggi lo racconta in una lunga intervista per Chi concessa a Gabriele Parpiglia, Arianna Mihajlovic. Racconta di come è stato complicato tornare a casa da sola, stare senza di lui. “Lo sentivo per casa, ovunque” ha raccontato. Ogni giorno riguardava i suoi vestiti, le sue tute, tutti gli oggetti che usava giornalmente. Un colpo al cuore. Ma si deve andare avanti. Nicholas , il più piccolo dei suoi figli, le è stato molto vicino: “Mi vedeva da sola e mi chiedeva quando sarei uscita: si sentiva in colpa se rimanevo a casa“.
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Arianna Mihajlovic dopo la morte di Sinisa la paura di cadere in depressione
E così si cerca di mostrarsi normale, di fare una vita normale come le uscite con le amiche. La paura più grande era quella di cadere in depressione: “Io ho un fratello che è stato male di depressione, lo capisce? Io stessa ho rischiato di cadere nella depressione. Non posso, non potevo, non devo“.
“Ho visto per troppo tempo persone appese alla vita. Un conto è parlare di dolore, un altro è viverlo. Mio marito una settimana prima di morire ha fatto dieci chilometri di corsa e io mi devo abbattere o cadere nella depressione? No! Continuo a vivere per i miei figli” ha spiegato la moglie di Sinisa, guardandosi anche indietro e pensando agli ultimi giorni con suo marito.
Ed ecco allora che provi a uscire con le amiche, che sorridi pur avendo nel cuore solo il dolore e un vuoto che nessuno potrà mai colmare. Una speranza, una sola consolazione: “Lui ci sarà sempre, fino a quando non lo ritroverò… perché lo ritroverò“. Poco le importa dunque il giudizio che le danno gli altri, quello che dicono. Non le importa di essere giudicata, continua ad andare per la sua strada.
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