Federica Pellegrini e Matteo Giunta fanno la spesa mano nella mano, per loro è così strano
E' una nuova vita quella di Federica Pellegrini e Matteo Giunta, finalmente il loro amore alla luce del sole
Per Federica Pellegrini e Matteo Giunta è strano anche fare la spesa mano nella mano; è una nuova vita quella della coppia che ha annunciato il loro amore solo dopo le Olimpiadi di Tokyo. Era un po’ il segreto di Pulcinella ma per Federica Pellegrini e Matteo Giunta era necessario essere discreti, evitare il gossip, dare ben più importanza al lavoro che stavano svolgendo che rendere pubblica la loro storia d’amore. Il gossip se ne occupava da tempo ma loro hanno fatto in modo di fare perdere interesse sui dettagli disinteressando il più possibile la cronaca rosa e i curiosi.
FEDERICA PELLEGRINI E IL SUO ALLENATORE FELICI E INNAMORATI
Dopo le ultime importanti gare di Federica è stata la campionessa di nuoto a sorprendere il fidanzato con la dichiarazione d’amore che l’ha davvero spiazzato. La Pellegrini si è lasciata andare, Matteo Giunta non avrebbe mai immaginato uno slancio come il suo. Adesso non ci sono più ruoli da separati, non devono fare attenzione ai paparazzi e al Corriere della Sera la Divina ha spiegato che adesso che ha detto addio al nuoto agonistico lui non è più solo il suo allenatore.
“Stiamo scoprendo ora questo nuovo modo di vivere” ha confidato Federica Pellegrini ammettendo che hanno fatto di tutto per tenere la storia riservata. Ha spiegato che il gossip ha segnato molto la relazione avuta con Filippo Magnini e questa volta doveva essere diverso considerando anche che Matteo è tecnico federale e allenatore della sua squadra; la discrezione era necessaria.
“Stiamo scoprendo ora questo nuovo modo di vivere. In questi anni non ci siamo mai abbracciati in pubblico, non abbiamo mai scambiato un gesto affettuoso, c’eravamo abituati così, tenevamo separati i ruoli – e adesso che è iniziato un nuovo capitolo – Adesso ci stiamo abituando, l’altra sera ci siamo presi per mano per andare a fare la spesa e ci siamo detti ‘che roba strana”.