Georgette Polizzi sbotta contro i suoi haters sui social: l’accusano di fingere di essere malata
Georgette Polizzi sbotta contro i suoi haters sui social: l'accusano di fingere di essere malata. La ragazza pubblica il referto medico per dimostrare che non sta fingendo
La vita dei personaggi “pubblici” ai tempi dei social non è semplice, del resto è il prezzo da pagare soprattutto per chi nella vita ha scelto di fare proprio questo lavoro. Spesso però si superano davvero i limiti ma del resto, le storie di haters sui social, che non hanno misura su quello che dicono e scrivono, si ripetono ogni giorno. Poche ore fa è toccato a Georgette Polizzi arrivare persino a mostrare dei documenti medici per dimostrare che gli attacchi che stava ricevendo nelle ultime ore erano del tutto infondati. Come saprete un paio di mesi fa, l’ex protagonista di Temptation Island ha raccontato ai suoi tanti followers di essere malata. Ha la sclerosi multipla e nelle ultime settimane ha condiviso con le persone che la seguono i video dei ricovero in ospedale, della riabilitazione, le sue prime passeggiate senza sedia a rotelle. Se da un lato ha trovato molte persone pronte a darle sostegno, dall’altro però ha dovuto difendersi da accuse infamanti come quelle di chi dice che non è davvero malata e che sta fingendo tutto solo per soldi. Georgette è esplosa ieri, e ha deciso di pubblicare persino i referti medici per dimostrare che è davvero malata.
GEORGETTE POLIZZI SI DIFENDE SUI SOCIAL DA CHI L’ACCUSA DI FINGERE LA SUA MALATTIA
Ecco cosa ha scritto la stilista nelle sue storie di Instagram
Generalmente non mi faccio mai colpire da queste cose, ma oggi mi ha dato fastidio. E non iniziate a dirmi fregatene, cosa te ne frega, perché me ne frega. Mi dà fastidio sentire per l’ennesima volta questa cosa. Sono schifata e infastidita molto. Mi dà fastidio che le mie amiche vengano a riferirmi che, soprattutto nella mia città piuttosto che in altri luoghi, come in parecchi messaggi che ho ricevuto, dicano che non sono assolutamente malata e che mi sono inventata tutto per business. Sono allibita per questa cosa.
La ragazza ha continuato, cercando di spiegare anche i motivi per i quali ha scelto di raccontare pubblicamente la sua storia:
So che non dovrei farlo, ma se lo faccio vuol dire che è giusto farlo. Vi faccio vedere la diagnosi […] Trovo assurdo dovermi ridurre a far vedere una lettera di dimissione con la diagnosi scritta perché la gente parla per parlare. E non dite di fregarmene, perché è una cosa gravissima. Ed è in questi momenti che mi passa la voglia di avere sto c***o di social, ho condiviso tutto per aiutare chi, come me, soffre di questa cosa o di altre cose. Ho sempre cercato di darvi forza e cosa ricevo in cambio? E a tutti quelli che mi dicono ‘Lo hai fatto solo per andare sui giornali, per business’, lo sapete che la maggior parte degli articoli non sono retribuiti? Prima di parlare, fatevi un selfie e guardate la faccia da c***o che avete.
Ci sono davvero dei limiti che troppo spesso vengono superati e forse prima di pubblicare qualcosa in rete dovremmo dare il giusto peso alle nostre parole.