Ambra Angiolini confida come con Renga ha trasformato la separazione in vita
Nell'intervista su Gioia Ambra Angiolini parla di come ha gestito la separazione con Francesco Renga e i figli
E’ al settimanale Gioia che Ambra Angiolini ha confidato come ha trasformato la vita della sua famiglia dopo la separazione da Francesco Renga. Ambra e Francesco l’hanno fatto insieme ed è con una semplicità disarmante che l’attrice parla di ciò che gli altri definiscono coraggio per la decisione presa mentre per lei è solo la vita che è andata in un’altra direzione, quella che lei non avrebbe voluto. Sono tante le famiglie che hanno la mamma e il papà separati ma restano sempre un numero minore rispetto alla classica famiglia, una diversità dura da far superare ai figli ma Ambra Angiolini e Francesco Renga hanno il merito di aver reso sereni i loro bambini. “Alla fine abbiamo cercato di trasformare al meglio una strada sulla quale è esplosa una mina: puoi rimetterla a posto, si può fare” confida Ambra nell’intervista.
Sempre sincere fino all’anima i suoi discorsi quando si parla d’amore o della fine di un amore: “Se lasciassi spazio al risentimento, al rancore, vivrei in un mondo di macerie: ce ne sono già tante in giro, io non ci voglio più vivere in quella roba lì, tantomeno voglio vederci vivere i ragazzi. Poi non c’è un cazzo da fare: mi piace di più amare”.
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Ma per arrivare a questo la Angiolini ha dovuto superare lacrime e delusioni e diventare più forte. E’ passato ormai tanto tempo dall’addio a Renga e adesso può dire che ci sono termine che non le piacciono più, parole che non permette più a nessuno di rivolgerle: “Ma voglio sentirmi libera di pensare che nessuno può dirmi “ormai”. È una parola che mi fa ridere. Come “ancora”. Ci sono termini che mi piacciono di più – e sono – Tutti quelli che hanno a che fare con il ricominciare, insistere, o cambiare strada, se quella che percorri in quel momento non porta da nessuna parte. Non c’è bisogno di disperarsi, è uno spreco di energie; magari è più utile cambiare rotta e tornare più tardi a rivedere come stavi e che cosa ti ha portato fin lì”.
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