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Gabriella Labate la moglie di Raf a Domenica Live: sono viva per miracolo

Nella puntata di Domenica Live in onda il 26 aprile 2015 intervista choc a Gabriella Labate: ho rischiato di morire e voglio raccontare la mia storia di malasanità

Ha visto la morte in faccia ma alla fine grazie all’aiuto di persone speciali è riuscita a salvarsi. E’ questo il racconto che nella puntata di Domenica Live in onda il 26 aprile 2015, Gabriella Labate, la moglie di Raf, ha fatto al pubblico di canale 5 incredulo nell’ascoltare il suo racconto. Oggi Gabriella è una donna sorridente e felice ma per alcune settimane dela sua vita ha pensato che non avrebbe più ascoltato la voce di suo marito, che non avrebbe potuto riabbracciare sua figlia. “Sono viva per miracolo” questa una delle frasi scioccanti di oggi. Gabriella Labate, primadonna del Bagaglino, showgirl e attrice italiana, racconta la sua esperienza di malasanità. Tutto è iniziato da un viaggio fatto insieme al marito a New York. Gabriella stava attraversando la strada quando qualcuno le ha fatto uno sgambetto e lei è caduta contro un palo di ferro (trauma cranico, distacco della retina). Ha riportato diverse conseguenze fisiche e poi è tornata in Italia. A questo punto inizia quello che si può definire un calvario vero e proprio.

Mi inizia un dolore molto forte alla spalla sinistra. Ero seguita da un ortopedico che mi ha fatto fare delle terapie senza successo. Mi dice che mi devo operare subito. Ho una rabbia fortissima… Ricordo che mi hanno portata nella sala pre operatoria. Ti devono fare un’anestesia locale alla spalle e ho chiesto di non voler dormire se non necessario. L’anestesista era un po’ disturbata dalla mia scelta. “Ma tu sei ansiosa… soffri di attacchi di panico?”. Io non ho mai sofferto di ansie. Ho preferito quella locale. L’anestesista prende un ago e con la sondina mandava impulsi elettrici al nervo che si doveva addormentare. Lei entra con questo ago, io sento una scossa fortissima al centro del petto. Lo dico subito. E lei mi trattava in maniera arrogante e poco gradevole. Sei lì e ti devi affidare. Tira fuori l’ago, lo rimette dentro e sento una seconda scossa fortissima al centro del petto. Glielo ridico “Senti devi stare calma o ci disturbi”. E qui dal racconto di Gabriella si capisce subito che  sta succedendo qualcosa che non va. Alla fine dell’intervista la moglie di Raf specifica che il fatto è accaduto in una nota clinica privata di Roma ma non può dire il nome perchè è stato aperto un procedimento. Continua il racconto: “L’anestesista cominciava ad essere sempre più maleducata. Lei trova il nervo. Initta l’anestesia e se ne va. Dopo tre minuti inizio a sentire come una pressa che mi schiacciava il petto e comincio a preoccuparmi e chiedere aiuto. Chiamavo il nome della dottoressa e non mi rispondeva. Sentivo che armeggiavano dietro di me insieme a una sua assistente. A quel punto ho iniziato ad urlare, a chiedere disperatamente aiuto perché respiravo male. Quando inizio ad urlare anche il nome del chirurgo non mi filava nessuno. E sento l’anestesista “Sedala altrimenti questa rompe i c0glioni per tutto l’intervento”. E poi la parte scioccante: ” Le ultime parole che ho sentito prima di dormire sono state di un infermiere che diceva “Non è che abbiamo fatto qualcosa di sbagliato?” “Questa la devi lasciar perdere, se urla e si lamenta così tanto è perché ha più fiato di me e di te, tienila sedata perché sta rompendo le palle a tutto il reparto. Mi hanno operata, mi sono risvegliata e continuavo a stare male per un’operazione alla spalla. Lei con l’ago era entrato dentro al polmone“.

Dopo l’operazione Gabriella stava male e voleva essere visitata ma nessuno, secondo il suo racconto, ha soddisfatto la sua richiesta.

“Trovo veramente offensivo anche per chi soffre veramente di attacchi di panico perché so quanto è grave ed è devastante. Io gridavo aiuto perché mi aveva bucato un polmone, io non avevo più un polmone. Sono arrabbiatissima Barbara. Ho visto su Facebook una ragazza che si chiama Valentina e che è morta per un caso simile al mio. Poi sono tornata a casa è passato qualche giorno, mi sono guardata allo specchio e ho capito che stavo morendo” queste le parole della moglie di Raf.

La sensazione di Gabriella era vera. Una visita rivela il problema: non ha più un polmone. E alla dottoressa e anestesista ha lanciato questo messaggio: “Si metta una mano sulla coscienza perché si ricorda dove l’ha persa. Chiedere perdono fa bene anche a se stessi”.

Dopo i momenti brutti però arrivano anche quelli più teneri con l’entrata in studio della figlia Bianca e la lettera del figlio. Gabriella ringrazia anche Lorella Cuccarini che è stata al suo fianco nei momenti più difficili.



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