Anna Tatangelo non si fida più di Gigi D’Alessio, lo rivela lui (FOTO)
Troppe ingenuità commesse da Gigi D'Alessio e adesso Anna Tatangelo (foto) non si fida più. Al Fatto il cantante partenopeo confida tutto, anche il peso di questa situazione
Gigi D’Alessio ironizza su una mezza realtà e al Fatto confida che Anna Tatangelo (foto) non si fida più di lui. Tutta colpa magari della sua ingenuità, Gigi ha creduto troppo spesso a chi di lui ha approfittato e adesso la sua compagna si rivolge sempre al suo avvocato quando le presenta un documento, un contratto da firmare. Con il massimo della sincerità D’Alessio racconta questa cosa che di certo gli crea un po’ di amarezza ma sa che la responsabilità è sua, infatti dice: “Non ha fiducia e fa bene. Ogni volta che le presento un documento, un contratto da firmare, lo vaglia insieme con il suo avvocato. Non considera più la mia opinione”. Poi aggiunge: “E questa è una cosa che pesa”.
Il cantautore napoletano è assolutamente pulito, le accuse ricevute sono infondate ma Anna prende le distanze, lei è un po’ più attenta e così protegge anche il suo uomo. Gigi D’Alessio prosegue il suo racconto ma prima evidenzia: “Non sono né un truffatore né un rapinatore. Ho firmato contratti con troppa facilità. Sono stato un ingenuo a credere nell’amicizia”.
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L’ultima tra le tante ingenuità commesse è quella legata alle rate non pagate per una Mercedes Slr McLaren da 500 mila euro. Per questo è finito in tribunale e quella macchina che tra l’altro non ha mai guidato lo perseguita da otto anni: “Era un favore ad un amico che poi mi ha ingannato vendendo l’auto due volte. Il piacere me lo aveva chiesto, un broker per auto di lusso . Un giorno mi chiede un favore. Mi parla di questa fuoriserie incredibile che avrei dovuto acquistare per poi cederla al calciatore Manuel Da Costa che in quell’agosto 2007, era in ritiro con la Fiorentina. Così ho dato un anticipo di 74 mila euro e sottoscritto un finanziamento per rateizzare i restanti 400 mila euro. E’ stata un gentilezza, una cortesia a un amico che poi si è rivelato diverso da come appariva.. Non immaginavo fosse intestato a me personalmente, ho pensato che poi se lo sarebbe accollato il calciatore”. Insomma c’è caduto con tutte le scarpe, quella macchina era stata venduta due volte, lui è la vittima, ingenua ma pur sempre vittima perché è stato raggirato.
Ma non è l’unico episodio quello della macchina, c’è il sogno infranto di riportare la produzione della Lambretta in Italia, un affare che seguiva con Giovanni Cottone, l’ex di Valeria Marini. Anche in questo caso gli erano stati nascosti dei dettagli e oggi lui deve 3 milioni di euro ad una banca lombarda.
Poi, ricordate la violenta rissa di Gigi D’Alessio davanti la sua villa a Roma? Era il 2007 e tutto degenerò. Come dare torto ad Anna Tatangelo anche con tutta la comprensione per l’ingenuità del suo Gigi?