Tutti vogliono Stefano De Martino, anche Sorrentino: “ma poi è sparito”
Stefano De Martino svela che Paolo Sorrentino l'aveva chiamato per un ruolo importante nel suo ultimo film
Stefano De Martino è il personaggio del momento, tutti gli augurano che lo resti a lungo e che la sua carriera sia davvero così ricca nel tempo. Non solo in tv ma anche al cinema, perché anche Paolo Sorrentino ha cercato Stefano De Martino.
Per il ballerino e conduttore, definito anche showman, c’era la possibilità di aggiungere anche “attore”. Purtroppo, non è andata così ed è lui a spiegare il mancato debutto al cinema nel film Parthenope. Stefano lo racconta a Il Mattino e svela che per lui Sorrentino aveva previsto il ruolo del boss. Era davvero il personaggio giusto per il conduttore di Affari Tuoi?
Stefano De Martino per un soffio non è attore
Fa davvero di tutto Stefano e ha sempre dimostrato di essere preparato, un vero artista, talento innato ma anche tanto studio. Non dice sì a tutto e a tutti ma immaginiamo che al grande regista avrebbe detto subito sì.
Paolo Sorrentino nel suo ultimo film ha raccontato di Napoli sotto tanti punti di vista e ha pensato anche alla malavita. La storia di due ragazzi che si amano ma appartengono a due famiglie camorriste diverse, uno di loro doveva essere Stefano De Martino.
“Il regista, prima, mi ha chiamato per il ruolo del boss nel suo Parthenope, poi è scomparso” ci sarà rimasto malissimo che ha poi dovuto vedere il film con il ruolo che è stato poi dato ad un altro, Marlon Joubert. Sorrentino forse non ha più detto nulla a Stefano, nemmeno che aveva scelto un altro per interpretare il boss Roberto Criscuolo.
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Di certo il lavoro non manca all’ex ballerino che di danza adesso si occupa ben poco ma che è alla base sempre di tutto. Non solo gli ormai famosi pacchi ma De Martino tornerà presto in tv anche con Tutto è possibile; la nuova stagione tornerà su Rai 2 dal 28 gennaio 2025.
A Il Mattino l’artista campano ha spiegato: “Vengo dalla danza, nasco performer. Come conduttore, sono veicolo del talento altrui: alzo la palla ma è un altro che schiaccia. Proprio per questo amo il teatro perché la mia anima d’artista soffriva. In scena, invece, mi espongo. Sento il brivido del fallimento. Sbircio un pensiero sui volti degli spettatori: “Fammi vedere che sai fare”. E io faccio. E se il suo sguardo cambia, la soddisfazione vale mille share”.