“Mi chiamano criminale, io sono una brava persona” le parole di Chiara Ferragni al Corriere
Per la prima volta Chiara Ferragni parla al Corriere della sera di quello che è successo a dicembre dopo la vicenda del pandoro e le indagini che la vedono indagata per truffa aggravata
Una lunga, lunghissima intervista al Corriere della sera quella di Chiara Ferragni. Una intervista nella quale per la prima volta ha parlato di come la sua vita è cambiata dal maledetto 15 dicembre, quando è arrivata la comunicazione dell’Antitrust. Non se l’aspettava Chiara Ferragni perchè, come spiega al Corriere della sera, è da sempre convinta di aver fatto tutto nel modo giusto. E spera di poterlo dimostrare. Per questo ha deciso di impugnare la decisione dell’Antitrust e spiega: se dovesse essere condannata pagherà come è giusto che sia, se dovesse riavere qualcosa indietro, lo donerà. Quando ha capito che c’erano stati degli errori nella vicenda del Pandoro, ha donato il milione di euro, per cercare di rimediare ma non si aspettava di essere additata come una criminale. Per giorni sui social h aletto cose bruttissime sul suo conto.
Chiara Ferragni e il video della discordia
Non è uscita di casa, ha passato giorni a leggere i post, i messaggi sui social. Non riusciva a credere che si spendessero parole così brutte sul suo conto. E poi è arrivato il famoso video. La Ferragni voleva che tutti sapessero quello che era il suo punto di vista, ma non voleva mostrarsi fragile, non voleva piangere anche se stava malissimo. Ha comunque deciso di registrare quel video, indossando la famosa tuta ( spiega che l’aveva addosso da due giorni). Le cose però non sono andate benissimo:
Probabilmente perché non era il momento giusto, continuavano a uscire notizie contro di me. Forse avrei dovuto pensarci di più, aspettare, ma si stava mettendo in gioco tutto, si andava molto oltre i giudizi sull’operazione in sé, la strumentalizzazione era completa. E, quando sei dentro una gogna mediatica, ti sembra che tutte le persone ti stiano accusando, invece, basta uscire un attimo di casa per accorgerti che non è così. Da quando ho ripreso a uscire, non ho mai incontrato qualcuno che mi dicesse “sei una criminale”, ma solo persone che mi dicono: tutto questo è ingiusto, ne uscirai a testa alta…
Quando le viene chiesto se ha paura che tutto quello che ha costruito in tanti anni, possa finire, Chiara Ferragni commenta:
Non è il primo momento in cui ho questa paura: la paura è costante. In un lavoro come il mio che è completamente nuovo, temi sempre che il trend possa cambiare e di non piacere più. Poi, per non interrogarmi sugli esiti negativi, ho fatto tanto lavoro su me stessa, mi hanno insegnato che bisogna vivere solo nel presente, non nel passato né nella paura del futuro. E mi dico che non posso piacere a tutti, ma che alle persone a cui piaccio, piaccio perché sono me stessa, faccio le cose che piacciono a me e, anche se ora vengo descritta come una “criminale”, cerco di ispirare le persone verso cose positive perché questo è il mio modo di comunicare. Io senza comunicare non riuscirei a vivere: mi piace lo scambio di opinioni, mi piacciono anche le critiche, se fatte in modo costruttivo. Ho cambiato tante cose di me, ascoltandole
Nella sua intervista al Corriere della sera, Chiara Ferragni ha spiegato che forse lei e chi lavora al suo fianco, hanno peccato di ingenuità e inesperienza. Le sue aziende sono cresciute forse troppo in fretta e la cosa è diventata così grande da non poter essere gestita solo da ragazzi giovanissimi. E dunque da questa storia ha imparato tanto, ha anche capito che deve avere accanto esperti del settore che la possano tutelare per evitare di commettere altri errori. Ma Chiara sa che vuole continuare a comunicare, come fa da 16 anni, che ama il suo lavoro, che dà lavoro ad almeno 50 famiglie. E conclude:
Io penso di essere una brava persona e di dare il massimo in tutto quello che faccio
L’intervista completa a Chiara Ferragni è sul Corriere della sera.