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Tiberio Timperi e la rivelazione che non ti aspetti: “Patito il freddo” e parla di povertà

Tiberio Timperi si confessa: dalla povertà a quello che è successo nel suo passato

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Tiberio Timperi è pronto per una nuova avventura televisiva dopo aver condotto con successo un’altra edizione di Uno Mattina in famiglia programma seguitissimo nel fine settimana di Rai 1. Come saprete, da settembre, la casa televisiva di Timperi sarà un’altra. Il conduttore infatti è pronto per ritornare su Rai 2 ma questa volta in un’altra fascia oraria e con una squadra diversa. Lo vedremo infatti al timone de I Fatti vostri, prenderà il posto di Salvo Sottile al fianco di Anna Falchi.

In una recente intervista a Repubblica, il conduttore però ha parlato anche del suo passato e ripensando alla sua infanzia, non ha potuto fare a meno di ricordare i momenti in cui, la vita non era poi così tanto semplice. Le difficoltà della sua infanzia lo hanno però fatto diventare l’uomo che è oggi, per cui ha ben pochi rimpianti e guarda avanti, con le consapevolezze di quello che è stato.

Leggi qui: Tiberio Timperi no-STOP: dice addio a UnoMattina in famiglia ma è già pronto per i nuovi programmi

Tiberio Timperi ripensa al suo passato e racconta di una infanzia non semplice

Tiberio Timperi parla della sua infanzia

“So cos’è la fame, la voglia di arrivare. Abitavo in un palazzo di piazza Vittorio che odorava di sugo, sono cresciuto con i valori di una volta”, ha spiegato Timperi nella sua intervista per Repubblica. E ancora, si è aperto raccontando di quando da bambino, la vita in famiglia non era poi così semplice: “Se penso da dove sono partito… la casa senza termosifoni, ho patito tanto di quel freddo da bambino”. Parlando della sua infanzia, Timperi rimarca: “Era una vita senza sovrastrutture, un gradino sopra la povertà“. Parole che hanno molto colpito i lettori di Repubblica, riportate poi da diversi siti on line.

Timperi e il rapporto con sua madre

Poi, le riflessioni sull’addio alla madre:È morta giovane, era chiusa, non esternava, sognavo le carezze che mia zia faceva a mio cugino”, ammette Timperi, il quale ha anche sottolineato come “il cinismo mi ha aiutato a sopravvivere“, sia nella vita sia sul lavoro. Ed è forse anche per questo che Timperi a volte, sembra freddo e distaccato ma in realtà è il suo modo di essere e di fare; un atteggiamento che ha da quando era molto giovane e che con il tempo, nonostante l’affetto del pubblico, non è comunque cambiato.

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