Alba Parietti pubblica il video dell’incidente: “Vivo ogni giorno con il senso di colpa”
E' un video sconvolgente quello dell'incidente di Alba Parietti, viva per miracolo
Sono passati 18 anni dal quel drammatico incidente e Alba Parietti ogni 4 novembre non può non ricordare che, come le dicono tutti, è viva per miracolo. Confida che non c’è giorno che non ci pensa, mostra il video dei quei momenti interminabili, e confessa che vive ogni giorno con il senso di colpa, ciò che si chiama “sindrome del sopravvissuto”. Alba Parietti era in auto con il suo compagno, Giuseppe Lanza di Scalea, stavano percorrendo l’autostrada verso Roma e all’altezza di Modena due Tir si sono scontrati tra loro, davanti alla loro auto: “Uno usciva dalla terza corsia ostruendo di colpo , completamente l’autostrada davanti a noi. Ci siamo finiti sotto attraversando da parte parte uno dei due tir”. I soccorsi ci misero 4 ore per tirarli fuori incastrati tra le lamiere ma erano vivi.
Alba Parietti il video dell’incidente
Non lo dimentica quell’incidente, non dimentica quando dopo 40 minuti si è svegliata incastrata ma miracolosamente viva con il suo compagno accanto. Trauma cranico, perdita di coscienza ma vivi e oggi Alba Parietti pensa ancora e sempre che non meritava nessun miracolo, perché pensa a chi non ne esce vivo, i bambini, i giovani.
I soccorritori erano increduli… “Quando mi dicono che sono miracolata, in realtà ci rimango male, io non meritavo nessun miracolo, forse tanti altri ragazzi morti giovani, sull’autostrada, tanti pedoni investiti, tanti bambini, tante persone meritevoli meritavano il miracolo. Io semplicemente sono testimone, di un orribile incidente da cui sono uscita viva”.
Ha una raccomandazione per tutti: “Quando sali in macchina, ricordati che puoi essere un potenziale assassino oppure rischiare la vita. l’unica cosa che puoi fare è Non giocare, prestare molta attenzione sia quello che fai tu che a quello che fanno gli altri”.
Nel video si vede Alba Parietti ancora incastrata tra le lamiere mentre parla al cellulare. “Io vivo ogni giorno il senso di colpa che si chiama sindrome del sopravvissuto e so che devo molto al destino per avermi regalato una seconda vita . Ma e’ una roulotte russa. Ricordatelo ogni volta che ti metti al volante”.