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Paola Perego confessa le medicine che prendeva: “Non riuscivo nemmeno più a piangere”

Il racconto di Paola Perego questa volta non si ferma solo agli attacchi di panico ma alle medicine che prendeva

Paola Perego attacchi di panico

Paola Perego ha già raccontato più volte degli attacchi di panico che le hanno reso la vita difficile ma c’è altro, ci sono le medicine che ha preso per anni. Oggi gli attacchi di panico si conoscono, si comprendono, in passato quando Paola Perego giovanissima doveva andare in onda e condurre la sua vita con il terrore che arrivasse un attacco di panico non era come adesso. Non c’erano le medicine di oggi, sono molto più leggere. Paola Perego al Corriere della Sera confessa che prendeva benzodiazepine. Le dicevano che era fredda, distaccata, che non provava emozioni, era vero, era colpa dei farmaci ma lei non poteva rendersene conto. Racconta di avere ricordi offuscati di un lungo periodo della sua vita. Ha preso farmaci pesanti, era in una bolla, tutto per allontanare gli attacchi di panico. Quelle medicine appianavano tutto, anche le sue emozioni, non esistevano più.

Paola Perego, le medicine che prendeva per allontanare gli attacchi di panico

I suoi ricordi sono offuscati, come dentro una nuvola, compreso il matrimonio con Andrea Carnevale.

“Per anni la gente ha visto una persona in apparenza vivace, ironica. Ma io ero in una bolla. Prendevo delle medicine e non parlo di quelle che si prescrivono oggi, che sono molto più leggere. Parlo di medicine che, pur di allontanare la sensazione di panico, appianavano tutto. Piallavano ogni cosa, comprese le emozioni. Per esempio, non riuscivo più nemmeno a piangere”.

Si possono raccontare i sintomi dell’attacco di panico ma la sensazione di essere vicini alla morte è difficile da spiegare e la prima volta Paola Perego l’ha provata a 16 anni. Ha sempre nascosto tutto a tutti, anche ai figli. Al lavoro nessuno doveva sapere che poteva crollare da un momento all’altro, così prendeva farmaci su farmaci. Alla fine ha capito che mostrare la fragilità non è una colpa. Dieci anni di analisi e ha capito i suoi errori. Prima non riusciva a stare sola oggi ha un’altra vita, si gode la casa e la famiglia, finalmente felice.

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