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Antonella Clerici contro i furbetti del vaccino: “Il mio turno sarà dopo l’estate”

Antonella Clerici ai microfoni di RTL 102.5 ha confidato la sua opinione sui furbetti dei vaccini e altro

Antonella Clerici sa che dovrà attendere la fine dell’estate per ricevere il vaccino: “Non è perché mi chiamo Antonella Clerici che devo avere dei vantaggi in più della signora Pina”.  Ospite questa mattina di RTL 102.5 la conduttrice di E’ sempre mezzogiorno ha risposto al tema della puntata di oggi, quello dei furbetti in Italia. Furbetti che ricevono il reddito di cittadinanza senza averne diritto, poi ci sono quelli famosi del cartellino per finire con i furbetti del vaccino. In pratica l’Italia non è cambiata nemmeno con la pandemia, c’è chi attende sempre il proprio turno e chi sgomita e fa di tutto per saltare la fila, per prendere il posto di qualcun altro, tanto se non lo fa lui c’è un altro furbetto pronto. Antonella Clerici non lo ammette, lei non lo farebbe mai, tutti dovrebbero prendere esempio dal Presidente Mattarella.

ANTONELLA CLERICI: L’ONESTA’ O MENO DEL POPOLO ITALIANO

“È ora che gli italiani imparino, il Presidente Mattarella ha dato un esempio che dovremmo seguire: è andato allo Spallanzani si è messo in coda, ha fatto il vaccino tranquillo come tutte le persone della sua età e ha dato un esempio che dovremmo seguire perché fare i furbetti del quartierino non paga più – ha commentato ai microfoni di RTL 102.5 – Personalmente aspetto il mio turno, quando sarà, ho visto che esiste un algoritmo per calcolare quando lo farò, dovrei farlo dopo l’estate, non è perché mi chiamo Antonella Clerici devo avere dei vantaggi in più della signora Pina”.

Sa che bene che in Italia c’è una grande senso di leggerezza, conosce i commenti di chi dice: “Vabbè, tanto al massimo prendo una multa”. 

La Clerici ha proseguito indignata ma consapevole che sarebbe andata in questo modo: “Vedendo la sofferenza degli altri, dovremmo imparare a modificare… Secondo me noi siamo un popolo onesto, siamo delle brave persone, nell’emergenza, nel momento del bisogno non siamo un popolo che si gira dall’altra parte, poi però abbiamo un po’ la mentalità del ‘ce la caviamo sempre’, allora magari troviamo delle scorciatoie. Se potessi cambiare qualcosa, cambierei l’ignoranza”. 

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